Torino. Ora basta, adesso tocca a voi

  

Sabato 14 aprile Arcigay scende nelle piazze italiane per lanciare un grido ai parlamentari inerti di fronte alle importanti sentenze della corte costituzionale e della corte di cassazione. Il loro silenzio non solo è negazione di diritti, ma anche causa, ormai istituzionalizzata, delle violenze che la popolazione LGBT subisce ogni giorno. Per Torino l’appuntamento organizzato dal comitato Arcigay Torino Ottavio Mai è alle 16 in Piazza Castello davanti al Teatro Regio.

“Non c’è rispetto senza il riconoscimento di pari dignità sociale e nei diritti – dichiara Marco Giusta, presidente del comitato – e senza il rispetto il terreno è fertile per l’omofobia, l’intolleranza e la violenza. Come già espresso nel titolo del Pride di Torino di quest’anno – Non vogliamo mica la luna, è l’Europa che ce lo chiede – le nostre istanze non sono, come vorrebbe dipingerle qualcuno, fuori dalla realtà sociale o addirittura incostituzionali, ma hanno radici profonde proprio nella vita di migliaia di persone che non potendo accedere all’istituto del matrimonio sono ingiustamente discriminate, come ha rilevato la recente sentenza della Corte di cassazione, al punto che anche l’Europa non manca di ricordarci costantemente che il vuoto normativo relativamente alle coppie omosessuali è una mancanza che rende l’Italia sempre più arretrata sul piano dei diritti. La nostra costituzione proprio all’art 3 recita: <> Pertanto ciò che chiediamo è l’applicazione della Costituzione, e una legge che garantisca anche a noi gli stessi diritti, visto che abbiamo già gli stessi doveri”.

… ORA BASTA! TOCCA SOLO A VOI

Due anni fa la Corte costituzionale, con la sentenza 138 del 14 aprile 2010, ha affermato per la prima volta la dignità costituzionale delle coppie formate da persone dello stesso sesso, riconoscendo che ogni scelta, comportamento o affermazione che impedisca la possibilità di vedersi riconosciuti gli stessi diritti delle coppie eterosessuali viola un diritto fondamentale che attende di potersi pienamente realizzare.

Due anni dopo la Corte di cassazione, con la sentenza 4184 del 2012, ha riconosciuto il diritto della coppia formata da persone dello stesso sesso a una vita familiare e “a ricevere un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata”.

Il 13 febbraio 2012, il tribunale di Reggio Emilia ha riconosciuto a un cittadino uruguaiano,omosessuale e sposato con un italiano in Spagna ,il diritto a godere di un permesso di soggiorno per motivi famigliari , riconoscendo quindi il suo status di coniuge sia pure ai fini della libera circolazione.

Sempre quest’anno il Parlamento europeo, con la Risoluzione del 13 marzo 2012, ha espresso con decisione il rammarico per “l’adozione da parte di alcuni Stati membri di definizioni restrittive di “famiglia”, con lo scopo di negare la tutela giuridica alle coppie dello stesso sesso e ai loro figli; ricorda che il diritto dell’UE viene applicato senza discriminazione sulla base di sesso o orientamento sessuale, in conformità della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”.

In questi due anni l’ Europa, la Corte costituzionale, i tribunali, le università, i mass media, le aziende, la società civile in generale -e persino alcuni esponenti della Chiesa e del mondo cattolico, hanno ripetutamente ribadito che si devono riconoscere alle coppie formate da persone dello stesso sesso gli stessi diritti delle coppie eterosessuali.

L’eguaglianza dei diritti trova espressione in un solo luogo: il MATRIMONIO CIVILE PER LE COPPIE FORMATE DA PERSONE DELLO STESSO SESSO.

La nostra eguaglianza serve al Paese perché non c’è democrazia senza eguali diritti.

Consentire alle coppie dello stesso sesso di accedere al matrimonio civile è un dovere per ogni singolo parlamentare.

Cari deputati e senatori… ORA BASTA! TOCCA SOLO A VOI

Rispettate il monito della Corte costituzionale a intervenire per riconoscere i diritti delle coppie omosessuali;

Ascoltate i tribunali che si trovano a dover colmare una lacuna dovuta alla mancanza di una legge;

Portate l’Italia nell’Europa dove i diritti civili sono anche i diritti delle famiglie formate da persone omosessuali;

Date una tutela giuridica alle coppie omosessuali e ai loro figli, che ancora oggi se la vedono negata.

Adesioni:

ARCIGAY, AGEDO, ARCILESBICA, CERTI DIRITTI, FAMIGLIE ARCOBALENO, LENFORD – AVVOCATURA LGBT, MIT, RGR


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