di Michela Scacchioli Lui è tra coloro che il documento «precluso» l’hanno sottoscritto e presentato. Assieme (tra gli altri) a Ivan Scalfarotto, Ignazio Marino, Barbara Pollastrini e Paola Concia. Il reggiano Fabio Astrobello, presidente provinciale dell’Arcigay e delegato all’assemblea nazionale del Pd, il giorno dopo la bagarre romana parla di «atto grave» e punta il dito contro Rosy Bindi: «Ha fatto sì che il dibattito tornasse indietro. La discussione di sabato era vecchia di almeno 6 anni. Ed è inaccettabile». Inaccettabile, secondo Astrobello, che sul tema dei diritti civili la Bindi «non abbia neanche voluto ascoltare quel che altri, all’interno del partito avevano da dire, e non abbia minimamente accettato il confronto. La presidente – continua Astrobello – non può permettersi un atteggiamento simile, e non può davvero pensare di prestare attenzione soltanto a se stessa quando, davanti, ha un partito che sollecita la discussione su temi così sensibili». Non a caso, i passi salienti dell’ordine del giorno rispedito al mittente sottolineano una «posizione su un tema particolare che rappresenta in questo momento forse l’unica questione sulla quale riteniamo necessario richiedere al nostro partito una posizione netta e definita, in dissonanza col testo elaborato dalla commissione (quella dedicata ai diritti e interna al Pd, ndr) che esclude il matrimonio per le coppie gay e lesbiche in Italia. La nostra opinione è che la soluzione adottata nell’ambito della commissione sul tema delle unioni omosessuali non tenga infatti conto né della migliore e più moderna elaborazione giuridica in materia, né delle questioni sollevate in materia dalle istituzioni e dalle fonti normative europee, né delle più recenti evoluzioni della questione nel resto del mondo occidentale. Non vediamo pertanto ragioni per cui il Partito democratico non dovrebbe schierarsi con chiarezza per l’estensione del matrimonio alle coppie omosessuali». Secondo Astrobello, peraltro, il documento integrativo che si è chiesto di discutere durante l’assemblea «si inseriva nel solco di quel che Bersani ha sempre detto. I partiti socialisti e democratici europei sono su questa posizione, come ha di recente confermato la decisione del presidente Hollande di onorare la propria promessa elettorale con l’introduzione del matrimonio per le coppie omosessuali già nel 2013. E vale la pena citare la posizione espressa dal presidente Usa Obama a favore del matrimonio gay». A questo punto – prosegue Astrobello – «auspico anche che il Pd di Reggio mandi un segnale chiaro e forte sui diritti civili. Se intendo restituire la mia tessera? No. Condivido la rabbia del momento che appartiene a molti, ma non voglio fare alcun piacere a chi vorrebbe che queste tematiche vengano eliminate dal dibattito. Resto dentro ancora più convintamente per stanare chi, con gesti omofobici, vuole distinguere tra cittadini di serie A e cittadini di serie B».
PD. Omosessuali, un reggiano tra i firmatari del testo
Questo articolo è stato scritto il 16 luglio 2012.
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