Arcigay Pavia plaude al Consiglio comunale di Cava Manara per l’approvazione del Registro anagrafico delle coppie di fatto. Durante il Consiglio di giovedì 19 luglio è stato approvato all’unanimità dalla giunta di Cava Manara il Registro anagrafico delle coppie di fatto, segnando una tappa fondamentale per il riconoscimento di piena dignità alle famiglie omosessuali presenti sul territorio. Il Registro anagrafico delle coppie di fatto consentirà a due persone dello stesso sesso “non legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela, ma da vincoli affettivi o per motivi di reciproca assistenza morale e/o materiale” di avere “accesso ai procedimenti, benefici, e opportunità amministrative di varia natura, alle medesime condizioni riconosciute dall’ordinamento alle coppie unite in matrimonio” (art.1 comma4). Dichiara Giuseppe Polizzi, socio-fondatore di Arcigay Pavia: “I piccoli paesi della provincia di Pavia stanno sempre più mostrandosi le vere grandi città dei diritti, quegli stessi diritti negati dallo Stato per la cieca ottusità dei grandi partiti che, assumendo posizioni retrograde ed estremiste, negano la felicità alle famiglie omosessuali. Ciò che non fa piacere notare è che, mentre a Cava Manara il PD locale propone, sostiene e ottiene l’approvazione unanime del riconoscimento della famiglia omosessuale, il presidente nazionale dello stesso partito Rosi Bindi si scaglia contro le nostre rivendicazioni, negandoci ciò che noi giustamente e costantemente chiediamo: l’apertura del matrimonio civile alle coppie omosessuali. Abbiamo inviato una lettera aperta al PD di Pavia e provincia perché convochi delle assemblee in cui si discutano gli odg del matrimonio omosessuale, preclusi alla discussione dalla Bindi all’assemblea nazionale del PD”.