Il convegno, che registra oltre 100 presenze di docenti, è organizzato, primo caso in regione e tra i pochi in Italia, grazie alla collaborazione tra Ufficio Scolastico Regionale e Arcigay e Arcilesbica del Fvg
L’iniziativa vede il sostegno e plauso di tutti gli assessori all’Istruzione di tutte le Province, Comuni e Regione
Ad aprire i lavori, dopo la lettura del messaggio del Presidente Napolitano, saranno i saluti della dirigente regionale Beltrame e dell’assessore all’Istruzione del Comune di Udine Franzil
Sostegno anche dell’assessore all’Istruzione della Provincia di Udine Lizzi: “È nostra responsabilità offrire gli strumenti idonei per educare i giovani a rifiutare la violenza e la discriminazione. Un modo civile per insegnare a dire no al bullismo e all’omofobia e sensibilizzare le scuole su questi temi”
Si aprirà con i saluti e gli auguri di buon lavoro del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il primo corso su bullismo e bullismo omofobico organizzato per domani, 7 dicembre a partire dalle 9.30 presso l’aula Magna dell’Isis Malignani a Udine.
La segreteria di Napolitano, infatti, ha telefonato al presidente di Arcigay e Arcilesbica Trieste, Davide Zotti, per avvisarlo che avrebbe ricevuto il messaggio del Presidente. Messaggio che verrà letto domattina all’inizio del convegno. “Oggi – dichirara Zotti, il presidente di Arcigay e Arcilesbica di Trieste – ho ricevuto da parte dell’Ufficio di Segreteria del Presidente della Repubblica, un messaggio di appoggio e augurio per il convegno di domani sul tema del bullismo omofobico da parte del Presidente Giorgio Napolitano, che già in altre occasioni ha manifestato il suo sostegno nella lotta contro l’omofobia e che in occasione di questa mattinata rivolge un augurio di buon lavoro a tutti i partecipanti”.
A portare i saluti, in apertura di lavori, saranno il direttore scolastico regionale Daniela Beltrame e, per il Comune di Udine, l’assessore all’Istruzione e Politiche Giovanili, Kristian Franzil.
“L’omofobia e il bullismo – dichiara Franzil – si combattono con la partecipazione, l’informazione e con il coinvolgimento delle scuole, soprattutto dei docenti, talvolta impreparati ad affrontare tematiche legate all’orientamento sessuale. Per questi motivi – conclude – non possono che essere felice e dare il pieno appoggio dell’amministrazione comunale al corso organizzato dall’Ufficio scolastico regionale, insieme con l’Arcigay e l’Arcilesbica di tutta la regione”.
Primo caso in regione e tra i pochi in Italia, il corso vede la collaborazione tra l’Ufficio Scolastico Regionale in collaborazione con Arcigay e Arcilesbica di Trieste, Gorizia, Udine e Pordenone e vede il sostegno e l’appoggio di tutti gli assessorati all’Istruzione della regione, sia dei comuni, sia delle province, sia della Regione.
Il convegno, che ha riscosso un notevole successo a tal punto da registrare oltre cento adesioni da parte di docenti del Friuli Venezia Giulia e addirittura di un’intera classe, è organizzato in collaborazione con l’Università di Udine, l’Ordine regionale degli psicologi e l’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, oltre ad Arcigay e Arcilesbica del Fvg.
“I giovani – dichiara il presidente di Arcigay Udine e Pordenone, Giacomo Deperu – hanno bisogno di noi, istituzioni, associazioni, docenti e genitori. La responsabilità passa attraverso la conoscenza e il caso dello studente gay udinese ‘Francesco’ – conclude – ha aperto una finestra sul mondo dei minori omosessuali, delle loro paure e dell’urgenza di affrontare seriamente la tematica”. Il riferimento è all’intervista apparsa sul Messaggero Veneto prima e su La Repubblica qualche giorno dopo a un ragazzo di vent’anni. Intervista che ha messo in luce le sofferenze, ma anche il riscatto, di un adolescente omosessuale all’interno della scuola.
Una prima parte della mattinata del convegno sarà dedicata al bullismo nelle scuole, con gli interventi di Daniele Fedeli, docente dell’Università degli Studi di Udine, di Fernando Cerchiaro, dirigente tecnico dell’USR del Veneto, della psicologa Elena Zambianchi, del docente Emanuele Bertoni, del dirigente tecnico Luigi Torchio e della dirigente scolastica Alida Misso.
La seconda parte della mattinata sarà invece dedicata nello specifico al bullismo omofobico. La psicologa e formatrice Margherita Bottino parlerà dell’omofobia nei contesti educativi, con particolare attenzione all’omofobia interiorizzata, discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, minority stress, riduzione e contrasto del pregiudizio omofobico e le conseguenze che quest’ultimo ha sulle vittime e sull’ambiente scolastico. Spazio poi agli aspetti più strettamente legislativi con l’intervento di Patrizia Fiore, avvocata del foro di Udine e socia di “Avvocatura per i diritti Lgbtqi, Rete Lenford”, che si soffermerà su “omofobia e tutele giuridiche, tra vuoto normativo e giurisdizione, aspetti civili e penali.” Chiuderà il convegno il professor Davide Zotti, docente di filosofia e scienze umane nonché presidente di Arcigay Trieste. A lui il compito di illustrare l’iniziativa “A scuola per conoscerci”, progetto educativo per prevenire, contrastare e ridurre il pregiudizio sociale verso gli adolescenti omosessuali. Un progetto, sviluppato da Arcigay e Arcilesbica Trieste e Udine, che ha ricevuto, nelle passate edizioni svolte in numerose classi della regione, anche la medaglia di riconoscimento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.