APPELLO AL PRESIDIO / MOBILITAZIONE
Alle cittadine e ai cittadini, ai gay, alle lesbiche, alle persone bisessuali, transessuali ed eterosessuali, al mondo della cultura, della scuola, della politica e del lavoro, alle/ai migranti e a tutte le persone che vogliono continuare ad essere libere.
Sabato 16 febbraio 2013 ore 11.00 le Associazioni LGBTQI venete indicono un presidio/mobilitazione in centro a Verona per fermare l’approvazione della legge anti-gay in Russia.
Luogo: Piazza Scalette Rubiani – Angolo Piazza Bra / Via Mazzini (di fronte a l’Arena)
Nel Marzo del 2012 il governatore di San Pietroburgo Georghij Poltavčenko ha sottoscritto una legge anti-gay che vieta la propaganda dell’omosessualità in Russia. La proposta di legge ha ottenuto il primo dei due “via libera” (accolti con entusiasmo dalla Duma, la camera Bassa del Parlamento Russo) e a breve verrà considerato un reato manifestare la propria omosessualità “in presenza di minori”, punibile con l’arresto e sanzioni fino a 15.000 €, che colpisce quindi l’organizzazione di eventi in luoghi pubblici o trasmissioni radio-televisive perché ad ascoltare potrebbe esserci un minore.
Il pretesto su cui fa leva questa legge è il principio di tutela dell’infanzia: si ritiene lesiva alla crescita emotiva e sessuale dei bambini e degli adolescenti l’affermazione pubblica di identità sessuali diverse dal modello eterosessuale. Pretesto che vuole cancellare le migliaia di studi scientifici in materia di orientamento sessuale e identità di genere e l’affermarsi della battaglia per i diritti civili in tutti i programmi politici di rilevanza internazionale. Dal prossimo voto, quello definitivo, a cui seguirà solo la firma del Presidente Putin, in una parte dell’Europa gli omosessuali non potranno più vivere e parlare liberamente.
A questa ennesima discriminazioni basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, le città di Milano, Torino e recentemente anche Venezia, hanno risposto rifiutando di essere gemellate con San Pietroburgo.
Noi, associazioni operanti in tutto il territorio veneto, desideriamo unirci in questa occasione e manifestare assieme il nostro dissenso, la nostra preoccupazione per quanto sta succedendo in Russia. Sabato 16 Febbraio saremo uniti nel contestare il principio su cui pone le basi questa legge, perché non è dalla libertà di pensiero o di parola che bisogna difendersi o difendere i minori.
Saremo unite/i nel chiedere alle autorità Russe di non adottare il progetto di legge federale n 44554-6, né nella sua forma attuale o in una versione modificata.
Saremo unite/i nel manifestare solidarietà ai membri del movimento Russian Lgbt Network, che di recente hanno avuto il coraggio e l’orgoglio di manifestare per non vedere i propri diritti calpestati, pagandone le conseguenze.
Saremo unite/i inoltre nel chiedere a tutte le forse politiche e alle diplomazie italiane di attivarsi immediatamente nei confronti del Federazione Russa, agendo nelle istituzioni Europee al fine di costruire un’azione politico diplomatica adatta a far sentire la voce di tutti i Paesi del nostro Continente.
Abbiamo chiesto un incontro urgente con dott. ALEXEY VLADIMIROVICH PARAMONOV Console Generale della Federazione Russa a Milano per consegnargli una lettera di protesta per il governo Russo.
Invitiamo tutte e tutti a partecipare e ad aderire al presidio affinché i diritti delle persone gay lesbiche e trans in Russia siano riconosciuti.
PROMUOVONO: Circolo Tondelli LGBTI Bassano del Grappa, Circolo pink – GLBTE Verona, Arcigay Pianeta Urano Verona, Arcilesbica Verona L’Araba Fenice, Milk Lgbt Center Verona, Arcigay Padova Tralaltro, Famiglie arcobaleno Triveneto, Antéros LGBTI Padova, Associazione DELOS Vicenza, AGEDO Associazione Genitori di Omosessuali, Arcilesbica Il Riparo Padova, Associazione la Parola, Shake LGBTE Conegliano, Rete Genitori Rainbow, ArciLesbica Treviso, Lgbtvenetoorientale.