BARLETTA Niente patrocinio del Comune al Barletta Pride, in programma dal 9 al 15 giugno. La decisione della commissaria prefettizia Anna Maria Manzone è motivata dal fatto che l’evento «ricadrà nei giorni immediatamente successivi all’insediamento della nuova amministrazione comunale». Il rigetto della richiesta di patrocinio ha dunque motivazioni di «correttezza costituzionale» – secondo quanto ha scritto la commissaria all’Arcigay Bat «Mine vaganti» – allo scopo di «consentire una condivisa partecipazione e un’eventuale presenza alle giornate dell’evento da parte della nuova amministrazione». Ma i motivi addotti dal prefetto Manzone non hanno affatto convinto l’Arcigay Bat e la polemica si è subito innescata. E per motivi, in verità, pratici oltre che ideologici. «Negare il patrocinio – spiega il presidente Michele Antolini – impone all’associazione costi per l’occupazione di siti di pertinenza comunale che un’associazione di volontari, con una sede già autofinanziata, non può affrontare. Vogliamo soprassedere – aggiunge Antolini – il valore politico dell’astensione dalla decisione e della delega ai futuri amministratori, che per molti versi offende tutte e tutti gli attivisti che stanno manifestando per il proprio diritto alla felicità, solo quello. Non possiamo non evidenziare, inoltre, che nessun sindaco o Consiglio comunale – conclude – potrebbe, in qualche giorno, appena eletto, cambiare la situazione e procedere ad un patrocinio».
Barletta. Gay pride, il Comune di no al patrocinio
Questo articolo è stato scritto il 12 aprile 2013.
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