“In queste ore seguiamo con apprensione l’evolversi della vicenda che coinvolge la Ministra Josefa Idem e le accuse di illecito che le vengono rivolte. Senza entrare nel merito della questione giudiziaria, rispetto alla quale solo la Magistratura è titolata ad esprimersi, stigmatizziamo la deriva misogina che questa vicenda ha raggiunto nei commenti di alcuni rappresentanti della politica e con sospetto osserviamo la curiosa simultaneità di questa vicenda con altre di ben altra evidenza rispetto alla quale il caso Idem ha quasi i connotati di un diversivo perfettamente organizzato. Per quanto ci riguarda, Josefa Idem ha mostrato in pochissimo tempo di voler affrontare con serietà e dedizione temi urgenti da troppo tempo accantonati nel nostro Paese, primo fra tutti quello dei diritti delle persone omosessuali e transessuali e delle loro famiglie. Pertanto è con preoccupazione che accogliamo l’ipotesi di un avvicendamento alla guida del Ministero alla Pari Opportunità, eventualità che potrebbe mandare in fumo il lavoro che con serietà e spirito di dedizione la Ministra Josefa Idem ha costruito fino ad oggi. A Josefa Idem inviamo la nostra solidarietà per la violenza degli attacchi di cui è vittima e al Governo l’invito alla ponderazione nel valutare gli esiti di scelte affrettate rispetto a una vicenda ancora oggi poco chiara”.
Flavio Romani (presidente Arcigay)
Paola Brandolini (presidente Arcilesbica)
Rita De Santis (presidente Agedo)
Giuseppina La Delfa (presidente Famiglie Arcobaleno)
Porpora Marcasciano (presidente Mit)
Titti De Simone (presidente comitato Palermo Pride)