Programma di offerta del test HIV rapido, gratuito e anonimo in modalità community-based
Il problema
Oggi conoscere presto il proprio status HIV ha solo vantaggi, anche qualora fosse positivo: ha vantaggi sulla propria salute, ma anche sulla propria attività sessuale, perché in caso di positività la terapia consente di rendere praticamente nulla l’infettività. Purtroppo però vari fattori limitano ancora l’accesso al test: fattori logistici (come gli orari), diffidenza e paura in chi lo fa, ma anche di approccio culturale del personale coinvolto nel test. Per superare questo problema Arcigay dal 2015 offre direttamente con il programma ProTEST, in modo anonimo, rapido e gratuito, il test HIV in alcune città italiane in una modalità community-based. Tra il 2015 e il 2016 Arcigay ha offerto oltre 2952 test rapidi e continua fino al 2017 in 10 città. Tuttavia, poiché i test sono pagati da Arcigay grazie a finanziamenti privati, non in tutte le città si è riusciti a consolidare il servizio per garantire una continuità, così come altre città attendono che ci siano risorse per iniziarlo. Attualmente solo l’offerta nelle città di Milano, Palermo, Catania è coperta da risorse locali. [leggi di più sulle motivazioni del progetto].
L’obiettivo
Obiettivo del programma di offerta è l’emersione del sommerso di infezioni HIV non diagnosticate. Obiettivo specifico è garantire l’offerta di test HIV rapidi di quarta generazione ad almeno 6000 persone, in 9 città attualmente non coperte da risorse locali.
Le azioni previste
Offrire test HIV
- di quarta generazione (anticorpo e antigene),
- rapido (20 minuti) e gratuito,
- con volontari alla pari (gay e/o persone con HIV) formati per il counselling pre e post-test,
- con personale sanitario volontario e proveniente dalla comunità,
- presso sedi associative e luoghi di incontro gay,
- in almeno 9 città attualmente non coperte da risorse locali (Napoli, Roma, Torino, Verona, Padova, Modena, Perugia, Lecce, Siena).
Gli obiettivi intermedi
- Acquisto e offerta di 2000 test HIV in 3 città attualmente non coperte da risorse locali
- Acquisto e offerta di 2000 test HIV in altre 3 città
- Acquisto e offerta di 2000 test HIV in altre 3 città
Le attività di supporto
Arcigay sta inoltre lavorando affinché:
- questa offerta diventi strutturalmente complementare, con convenzioni e accordi con le ASL, a quella standard dei servizi sanitari locali nelle città in cui il programma è implementato: in alcune città ciò è stato parzialmente possibile grazie al progetto ProTEST (Milano, Palermo, Catania);
- questa offerta si articoli ulteriormente con un approccio più ampio di salute sessuale (approccio raramente esistente in Italia), andando oltre il test HIV, verso l’offerta di tutti i test per le Infezioni Sessualmente Trasmissibili e anche la possibilità di prescrizione della PrEP;
- l’approccio community-based venga incluso stabilmente nelle previsioni di politica sanitaria da parte del Ministero della salute. L’attività di advocacy che Arcigay svolge presso le sezioni L ed M del Comitato Tecnico-Sanitario del Ministero della Salute ha consentito all’associazione di co-redarre il primo Piano Nazionale HIV e AIDS (PNAIDS) mai fatto in Italia, che è stato approvato dal Consiglio di Superiore di Sanità ed è approdato in Conferenza Stato-Regioni. Per la prima volta il test community-based viene individuato come strategia importante da sostenere per aumentare l’accesso al test.
- l’approccio community-based venga incluso stabilmente nelle previsioni normative, al fine di consentire anche ad operatori non sanitari, ma opportunamente formati, di effettuare il test HIV presso i servizi community-based, e per consentire anche ai minori di 18 anni di fare il test HIV senza il consenso dei genitori.