In piazza per difendere il diritto alla genitorialità: “GPA, amore universale”. Attiviste e bambini in manette al grido di “arrestateci tutt3”

  

COMUNICATO STAMPA
Napoli, 25 ottobre 2024

Oggi, un gruppo di cittadini/e, famiglie arcobaleno, attivisti LGBTQIA+ e rappresentanti istituzionali si è riunito davanti alla Prefettura di Napoli per un presidio pacifico contro la criminalizzazione della gestazione per altre e per altri. L’iniziativa “GPA, amore universale“, promossa dall’associazione Famiglie Arcobaleno e svoltasi contemporaneamente in diverse città italiane, ha visto la partecipazione a Napoli di oltre un centinaio di persone.
Tra le associazioni presenti a Napoli si segnalano AgedoAntinoo Arcigay NapoliALFI Le MareeAssociazione Trans NapoliPride VesuvioFondazione GIC e il gruppo territoriale di Famiglie Arcobaleno. Hanno inoltre presenziato gli assessori comunali Luca Trapanese ed Emanuela Ferrante, la deputata M5S Gilda Sportiello e rappresentanti della CGIL.

I partecipanti hanno espresso forte preoccupazione per le recenti proposte di legge che criminalizzano la GPA, definendola un “reato universale”. Con slogan e striscioni, hanno denunciato gli attacchi del Governo e della maggioranza parlamentare, giudicati in contrasto con i principi fondamentali della Costituzione italiana e del Diritto internazionale.
“Giorno dopo giorno, il Governo sta dimostrando di voler tornare indietro nel tempo – hanno dichiarato i rappresentanti delle associazioni – con provvedimenti fascisti che ricordano i peggiori periodi della nostra storia. Per questo facciamo appello a tutte le forze democratiche e alle Istituzioni, in primis al Presidente Mattarella, di non permettere che i diritti delle famiglie arcobaleno e delle persone LGBTQIA+ vengano calpestati”.

Un toccante flash mob ha concluso il presidio: alcuni attivisti e alcune attiviste si sono fatti ammanettare simbolicamente ai bambini e alle bambine delle famiglie arcobaleno, sottolineando l’assurdità di una legge che considera l’amore e il desiderio di genitorialità un reato. Le manette giocattolo saranno consegnate al Prefetto con la richiesta di fermare questa deriva autoritaria.

Se questa legge prevede un ‘reato universale’ per un gesto d’amore – hanno concluso gli organizzatori – allora arrestateci tutti. Non ci arrenderemo finché non sarà riconosciuto il diritto di tutte le famiglie a vivere felici e libere”.

 


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