
Dopo la partecipatissima assemblea del 6 febbraio al Cassero, e la manifestazione antifa del 15 febbraio, il movimento LGBTQIA+ antifascista, transfemminista e antirazzista prosegue il percorso di convergenza e di elaborazione incontrandosi in una seconda assemblea pubblica sabato 15 marzo alle 16.00 al Cassero in via Don Minzoni 18* .
Abbiamo ormai chiaro che per respingere gli attacchi dei fascisti di strada così come di quelli che oggi ci governano, a livello nazionale ma anche globale, dobbiamo mobilitarci adesso, e mobilitarci senza separare le nostre istanze, senza illuderci che qualcun* si possa salvare da sol*, lasciando qualcun altr* indietro o, peggio, offrendolo in pegno alla violenza fascista.
Di fronte all’ondata nera che ci si prospetta davanti, di certo non ci salveremo prendendo le distanze dalle persone trans*, o abbracciando una visione biologica della donna e del suo destino, come hanno suggerito alcune femministe nella lettera pubblicata UDI sull’8 marzo.
Non ci salveremo lasciandoci strumentalizzare dai discorsi nazionalisti, islamofobici e militaristi che sentiamo ormai trionfare ovunque verso l’Europa del riarmo.
Dopo l’assemblea al Cassero del 6 febbraio, abbiamo anche chiaro che non vogliamo e non possiamo permetterci di coltivare separazione e diffidenza fra movimento autorganizzato e associazioni; dobbiamo, anche sul piano delle diverse forme organizzative e visioni della politica, saper costruire alleanze e convergenze.
Per questo ci schieriamo apertamente contro l’approvazione del ddl sicurezza, per difendere il diritto di manifestazione e di protesta che è sotto attacco. Per questo sosteniamo le istanze dell* italian* di nuova generazione privat* della cittadinanza e promuoviamo il referendum per la modifica dei termini per ottenerla. Per questo, di fronte alla brutale dismissione delle politiche di inclusione delle grandi aziende globali, rivendichiamo l’inscindibilità di diritti sociali, civili e sindacali, sostenendo i referendum sul lavoro contro i licenziamenti illegittimi, contro il precariato, per chiedere più sicurezza sul lavoro e più tutele.
Come fr*ci3, transfemministe, antirazziste, antifasciste, siamo scese in piazza l’8 marzo per lo sciopero transfemminista dal lavoro produttivo, riproduttivo e di cura, perché la lotta che portiamo avanti parte dall’analisi della violenza patriarcale come fenomeno strutturale, che colpisce tutte le minoranze e la società nel suo insieme.
Vogliamo scendere in piazza il 31 marzo per il Transgender Day of Visibility, perché non c’è lotta all’oppressione senza lotta trans*. Più si intensificano gli attacchi dei governi contro le identità trans*, più feroce sarà la nostra rabbia.
Saremo in piazza il 12 aprile per il Climate Pride, il 25 aprile per la resistenza e il 17 maggio per il contrasto all’omolesbobitransafobia, saremo in piazza contro le guerra e il riarmo e per l’autodeterminazione della Palestina, per arrivare al Rivolta Pride attraversando le lotte in una prospettiva transfemminista queer intersezionale che vogliamo praticare collettivamente.
Costruiamo insieme queste piazze, unitə siamo più forti!
*L’assemblea si terrà al Ground Floor, accessibile scendendo le scale esterne laterali o tramite ascensore.
Ci sarà la possibilità di collegarsi online, chiedendo il link alla pagina.
L’articolo Assemblea pubblica – 15 Marzo 2025 proviene da Cassero.
Articolo tratto da https://cassero.it/
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