Un episodio gravissimo, che la dice lunga sul'attenzione della scuola italiana sul tema della discriminazione istituzionale contro i lavoratori.
La direttrice delle scuole elementari Viscardi di Bologna, Orietta Cardasso, ha candidamente autodenunciato un episodio di razzismo istituzionale nei confronti di un lavoratore delle scuole medie Farini, facente parte dello stesso Istituto comprensivo, trasferito dal suo posto di lavoro, perché "sospettato" di essere gay, dalla stessa Cardasso.
Le dichiarazioni, alla stampa locale, della direttrice servivano a giustificarsi di fronte al'accusa, mossale da alcuni genitori di alunni della scuola, di non avere fatto abbastanza per tutelare i bambini dalle avances di un anziano che, nei giorni scorsi, aveva molestato delle bambine di fronte alla scuola.
'episodio è di una gravità inaudita e, se 'atto illegittimo delle Farini può certo vantare numerosi precedenti avvenuti nel'ombra, mai in Italia era capitato che un dirigente scolastico rivendicasse la giustezza di un simile atteggiamento che non è solo antisindacale ma anche incostituzionale.
Non solo: 'accostamento fatto dalla direttrice fra omosessualità e pedofilia rappresenta un atto gravemente diffamatorio nei confronti del'intera comunità omosessuale, additata pubblicamente, da un funzionario dello Stato, come coincidente con un comportamento criminoso.
Chiediamo al Provveditore agli Studi di Bologna di avviare immediatamente u'ispezione alle scuole Farini e Viscardi: se dovesse essere confermato quanto dichiarato dalla direttrice Cardasso, quella donna non potrebbe rimanere un minuto di più al suo posto. Il suo comportamento non solo costituisce reato, ma rappresenta un atto altamente diseducativo nei confronti degli alunni del'Istituto da lei diretto.
Questa storia non finirà in una bolla di sapone. Arcigay adirà per vie legali contro la sig.ra Cardassi. Siamo disposti ad arrivare sino alla Corte Europea dei diritti umani per avere ragione di una vicenda squallida e razzista, indegna della scuola italiana e di una città civile come Bologna.
Sergio Lo Giudice
Presidente nazionale Arcigay