Egitto. Gay attaccati dalla folla.
Il CAIRO – Cinque uomini che in primo grado erano stati condannati a tre anni di prigione per omosessualità sono stati assolti il 14 aprile scorso dalla Corte d'Appello di Damanhour (capoluogo di provincia di Al Beheira). Gli imputati, in carcere dal 15 gennaio di quest'anno, non sono stati ancora liberati.
"Siamo sossisfatti che il governo egiziano inizi a riconoscere di avere degli obblighi in materia di diritti umani – ha dichiarato Scott Long, program director dell'International Gay and Lesbian Human Rights Commission – ma sfortunatamente un numero sconosciuto di persone innocenti rimane in carcere per la sua presunta omosessualità. Continueremo a premere affinché vengano tutti rilasciati."
Gli uomini erano stati condannati lo scorso 11 marzo per le loro abitudini "depravate" – un vago capo d'imputazione che include i rapporti omosessuali consenzienti. La santenza (tre anni di lavori forzati) è stata in linea con un trend che ha allarmato i gruppi GLBT di tutto il mondo.
Lo scorso novembre, 23 su 52 accusati di omosessualità sono stati condannati a più di 3 anni di prigione dopo un processo durato 4 mesi seguito con grande attenzione dai media.
Denuncie di brutalità e torture verso gli arrestati hanno spinto le organizzazioni per i diritti civili di tutto il mondo (tra le quali Arcigay) a denunciare ripetutamente il governo egiziano per violazione dei diritti umani contro gli omosessuali.