Gli omofobi? Non lasciateli soli con i bambini

  

Come combattere il fenomeno del’omofobia e del’eterosessismo nelle scuole e i loro effetti negativi sul’ambiente scolastico? Quali strategie sviluppare per modificare le politiche scolastiche, le pratiche educative, i contenuti disciplinari? Come garantire un ambiente più sicuro ed affermativo per studenti e operatori gay, lesbiche, bisessuali e transessuali?

Sono stati questi gli obiettivi di fondo del primo corso europeo di formazione per insegnanti, appena conclusosi in Finlandia.

Voluto e portato avanti con tenacia da Tim Bedford, ricercatore del’Università di Oulu, il corso ha rappresentato un primo momento importante di ricaduta del GLEE Project, un progetto di formazione per insegnanti finanziato dal’Unione Europea e costruito negli ultimi tre anni da u’equipe internazionale di cui ha fatto parte anche lo psicologo e ricercatore italiano Luca Pietrantoni.

Numerosi i paesi rappresentati: Regno Unito, Portogallo, Francia, Germania, Italia, Austria, Ungheria, Svezia. Per ‘Italia hanno partecipato al corso il presidente del’Arcigay Sergio Lo Giudice, in rappresentanza del Liceo Copernico di Bologna, e Gigi Malaroda, del circolo Maurice di Torino, insegnante di storia in un istituto tecnico.

"Una tappa importante per la comunità glbt europea – è il commento di Sergio Lo Giudice. ‘ venuto il tempo di ridare vita al Coordinamento italiano degli insegnanti glbt, nato quattro anni fa col nome di Aletheia, e collegarlo a questa rete internazionale di cui ‘Italia è stata fin dal’inizio fra i protagonisti"

Partecipanti al corso

Partecipanti al corso

Il corso, durato una settimana e diretto da Colin Dixon del Terence Higgins Trust di Londra, si è avvalso di numerose collaborazioni di alto livello. I primi giorni sono stati gestiti da Scott Hirschfeld, del’organizzazione statunitense GLSEN (Gay, Lesbian and Straight Educational Network) la principale struttura di lotta alle discriminazioni omofobiche nelle scuole, attiva dal 1995 e presente in più di 40 stati americani (www.glsen.org). Hirschfeld ha accompagnato i partecipanti nella sperimentazione di un "Modello di sviluppo per valutare, descrivere e costruire scuole accoglienti per persone LGBT".

Maria Jarvela, del’Università di Oulu, ha tenuto un workshop su "Identità Queer", mentre Jenny Kangasvuo, dello stesso ateneo, ha approfondito la questione "Giovani Transgender e Bisessuali". Margarida Pinto Coelho, insegnante in una scuola elementare di Lisbona, ha presentato i risultati di un primo progetto pilota svolto lo scorso anno nel suo istituto al’interno del GLEE Project.

GLEEnet, il braccio operativo del progetto, è stato presentato dal suo autore, Tuomas Kuusivaara. Si tratta di un sito web interattivo (glee.oulu.fi), aperto in alcune sue parti ai visitatori e riservato in altre agli operatori del progetto, di cui rappresenta il concreto strumento di lavoro e comunicazione. Sul sito si potrà trovare ‘ora in poi una ricca selezione di quanto viene prodotto sul tema dagli operatori del settore, oltre a bibliografie, documentazioni, links ai principali siti sulla materia. E già si annunciano nuovi fronti nella guerra al’omofobia nelle scuole europee: durante il corso sono stati predisposti due nuovi progetti che saranno presentati al’interno dei nuovi bandi Socrates Comenius School Development Projects.


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