Le coppie invisibili

  

Non c’è dubbio che per il nostro Paese le coppie gay siano invisibili. Non sono riconosciute da alcuna legge, a differenza di molti Stati europei, non sono censite e, a eccezione di alcune Regioni (Valle d’Aosta, Emilia Romagna e Toscana) non possono accedere in quanto tali ad alcun contributo o servizio sociale.
E’ quindi necessario che le famiglie gay vengano aiutate a emergere a diventare soggetti di diritto. Per tutte queste ragioni l’Arcigay promuoverà dall’autunno la costituzione di consultori, o rafforzerà quelli già esistenti, che si occupino di sostenere legalmente e psicologicamente le coppie gay o le persone che intendono formare un gruppo familiare.
Come già avviene nei confronti dei consultori privati gestiti dalle organizzazioni cattoliche, l’Arcigay chiederà alle Regioni, Comuni e Province di finanziare questo nuovo servizio sociale che ha tra i suoi scopi il benessere psico fisico delle persone e lo sviluppo di una tipologia di famiglia stabile e integrata nella società.

Aurelio Mancuso
Segretario nazionale Arcigay


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