Da "La Repubblica", pagina 6
PARIGI – "Coraggio Bertrand. E grazie per la festa". Così alcuni parigini hanno testimoniato ieri la loro solidarietà con il sindaco, Bertrand Delanoe, accoltellato da uno squilibrato in un salone del’Hotel de Ville mentre era in pieno svolgimento la "Notte bianca" organizzata dal Comune. Colpito al’addome, Delanoe è stato ricoverato al’ospedale della Pitié-Salpetrière, do’è stato operato per poco più di tre ore. Le sue condizioni non destano preoccupazioni, ma il primo sindaco socialista della capitale dovrà restare in osservazione almeno otto giorni. A colpirlo è stato un uomo di 39 anni, Azedine Berkane, un pregiudicato di origine maghrebina, che ha confusamente giustificato il gesto con il suo "scarso amore per gli uomini politici e in particolare gli omosessuali". U’affermazione che spiega la scelta del suo obiettivo: Delanoe ha pubblicamente dichiarato la sua omosessualità nel 1998, tre anni prima di diventare primo cittadino. Il suo ferimento ha scosso il mondo politico francese: dopo il massacro di otto persone al consiglio comunale di Nanterre, il 27 marzo, e il tentato omicidio contro Jacques Chirac, il 14 luglio, si tratta del terzo episodio in poco più di sei mesi.
La notte scorsa era una notte particolare: per la prima volta, il comune aveva organizzato una serie di manifestazioni artistiche notturne. Più di 350 mila persone si sono ammassate al Louvre e alla torre Eiffel, nei vecchi locali delle pompe funebri municipali o in fabbriche abbandonate. Fra i luoghi aperti al pubblico ‘era anche ‘Hotel de Ville. E lì, in mezzo a migliaia di parigini, ‘era anche il sindaco, senza guardie del corpo, che ha sempre rifiutato. Erano le due e mezzo del mattino quando Bwrkane si è gettato su Delanoe, colpendolo con una lama larga e corta (8 centimetri). "Stava passeggiando tranquillamente nel salone – ha raccontato una collaboratrice, Anne-Sylvie Schneider – è caduto per terra, io sono caduta insieme a lui. Qualcuno ha subito bloccato ‘aggressore". Delanoe è rimasto cosciente, ha chiesto che la festa continuasse: "Era calmo, quasi autoritario – racconta ‘assessore alla Cultura, Christophe Girard – aveva una grande padronanza di sé. Gli ho chiesto se aveva male, mi ha risposto di no. Ha molto insistito sul fatto che dovevamo far andare avanti la festa fino alle otto del mattino, come previsto". Secondo Girard, ‘aggressore "aveva un comportamento disordinato. Aveva ‘aria di un poveretto che commette lo stupido gesto di uno squilibrato". Un testimone dice di aver sentito il feritore pronunciare fra sé e sé queste parole: "Lo sapevo che non dovevo venir qui".
Dopo le prime cure sul posto, il sindaco è stato trasportato al’ospedale della Pitié-Salpetrière, do’è stato operato. Secondo una ex ministro socialista, Ségolène Royal, il coltello ha leso diversi organi, fra cui lo stomaco e il tubo digerente. I numerosi leader politici che si sono recati al suo capezzale non hanno potuto vederlo, ma i medici hanno emesso bollettini rassicuranti, le sue condizioni sono definite "soddisfacenti" e il decorso post-operatorio si annuncia senza complicazioni. Nel pomeriggio, i trentatré membri della giunta rosso-verde parigina sono andati alla Pitié-Salpetrière per testimoniare la loro amicizia al sindaco, mentre i parigini hanno deposto mazzi di fiori al’ingresso del’ospedale.
Tutta la classe politica, a cominciare dal presidente della Repubblica e dal primo ministro, ha espresso solidarietà a Delanoe e preoccupazione per ‘incolumità degli eletti. ‘è chi ha chiesto un rafforzamento delle misure di sicurezza per proteggere i responsabili politici e le sedi pubbliche, ma altri hanno messo in guardia contro la tentazione "del’iperprotezione". Secondo il sindaco di Bordeaux ed ex primo ministro, Alain Juppé, "ci vuole un p’ di fatalismo: la sicurezza assoluta non esiste". Inoltre, come hanno raccontato i suoi collaboratori, Delanoe non si sentiva in pericolo: poco prima del ferimento era andato in uno dei luoghi dove si svolgeva la festa e molti parigini avevano potuto liberamente andargli incontro per stringergli la mano.