Hanno rischiato l’assideramento, ma alla fine hanno fatto “bingo": i fogli per la raccolta delle firme sono stati tutti riempiti e in chiusura di giornata hanno avuto anche la soddisfazione di avere l’autografo del sindaco.
Pesaro
Una firma, quella di Giovanelli, che il nuovo agguerrito comitato direttivo dell’Arcigay di Pesaro, Agorà, sta già pensando di spendere politicamente al fine di ottenere una sede tutta sua, visto che il circolo è ancora provvisoriamente ospitato in quella dei Verdi di via della Ginevra. «A livello locale, sarebbe un altro “pacs avanti"», ride il vicepresidente Pietro Dini, ancora euforico per il felice debutto pesarese della campagna nazionale “1 Pacs avanti" promossa da Arcigay.
Partita in tutta Italia il giorno di San Valentino, la mobilitazione per l’approvazione di una legge sul Pacs — Patto civile di solidarietà, strumentato giuridico nato in Francia più di tre anni fa — proseguirà adesso per tutto l’anno con eventi, manifestazioni e iniziative organizzati dai circoli Arcigay. «Quella sui Pacs — spiega Cinzia Masetti, esperta legale di Agorà — è una battaglia trasversale, come quelle per l’aborto e per il divorzio. Una battaglia che vuole dare riconoscimento e tutela giuridici alle unioni civili di coppie sia etero che omosessuali. L’Italia è l’unico grande Paese europeo a non avere ancora una legislazione in questo senso. Anche la cattolicissima Spagna ne è dotata».
Fitto il calendario di eventi di Agorà per sensibilizzare e informare l’ opinione pubblica. Dai cicli di conferenze (ogni secondo venerdì del mese presso il Cfo di via Ponchielli), alle rassegne sul cinema gay indipendente (tutti i mercoledì alle 21 dal 26 febbraio al 30 aprile sempre presso il Cfo), alle gite culturali (ogni prima domenica del mese a partire da quella del 2 marzo a Parma per vedere la mostra del Parmigianino). Tutti appuntamenti a porte rigorosamente aperte. Il circolo Arcigay di Pesaro dà infatti il suo benvenuto anche agli eterosessuali.