Mentre Pippo Baudo continua a strombazzare ai quattro venti che “lui non ce l’ha con i trans e i gay”, i suoi valletti Magalli e Frassica hanno dato il via, durante la prima mezz’ora di trasmissione del Festival, ad alcune battute di cattivo gusto.
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Soprattutto il fido Magalli ha evidenziato che, nel suo Dopofestival, “non c’erano trans ma solo persone normali”, concetto sottolineato anche da Simona Izzo e da altri.
Non contento, Magalli all’1 e 40 del mattino, è riuscito anche a dire che non c’era Amanda Lear, ma che quella trasgressione poteva essere accettabile, perché “ormai cicatrizzata da tempo”.
Insomma, una vera lezione di rispetto e bon ton!!
La vicenda che ha portato all’esclusione di Cristina Bugatty dal Dopo Festival deve aver fatto perdere la testa ai nani e le ballerine del clan baudiano. Invece di chiedere scusa per l’evidente discriminazione consumata, si sceglie di aggredire e insultare milioni di cittadini trans, gay e lesbiche italiani.
Nel pomeriggio di Sabato 8 marzo a Sanremo testimonieremo la nostra indignazione verso questo teatrino delle volgarità, sperando che giungano attestati di solidarietà dal mondo dello spettacolo ad oggi ancora silente.
Aurelio Mancuso
Segretario Nazionale Arcigay