PISA – Che ‘omofobia sia ancora diffusa, non è una novità, ma che venga da un ex-parlamentare della Repubblica Italiana in forme così triviali…
I fatti
Nino Pellegatta, consigliere comunale a Busto Arsizio (VA) e ex-deputato di Alleanza Nazionale, il 21 marzo scorso interviene in Consiglio Comunale affermando che la bandiera della pace esposta per le strade della città sarebbe illegale, perché identica a quella del movimento gay e quindi immorale e trasgressiva. E a chi, in Consiglio, lo accusava di essere un "fascista", lui rispondeva deciso "grazie, ne sono orgolgioso!"
Una coppia gay di Busto Arsizio, leggendo la notizia, decide di esprimere al parlamentare la sua indignazione, inviando una lettera privata dai toni fermi ma urbani. Con stupore, i due ricevono una risposta su carta intestata della Camera dei Deputati, datata 3 aprile, in cui ‘ex-deputato di An si esprime così:
Carissimi gay,
Vi ringrazio sentitamente della lettera che mi avete inviato: la stò (trascrizione letterale, ndr) mostrando e la faccio leggere ad amici, parenti e conoscenti, così il 99,8% dei Bustocchi imparerà a conoscervi e a disprezzarvi.
Da parte mia, posso dirvi solo una cosa, mi fate semplicemente SCHIFO!
Con tutta la stima che voi meritate
(firma)
I due ragazzi, sconcertati dai termini usati e dal tono più che vagamente minaccioso, si sono rivolti alla redazione di Gay.it per rendere nota la vicenda e stigmatizzare così un comportamento oltremodo riprovevole da parte di un membro delle pubbliche istituzioni.
«Non ci sono limiti al modo di fare omofobico di certi esponenti di An – ha commentato Franco Grillini, deputato Ds – Siamo sulla linea dei vari Buccero, o Pedrizzi, ma qui espressa con ancora maggiore volgarità e veemenza. Le parole di Pellegatta sono sintomo di una cultura maschilista che crede di avere il monopolio morale, che non riesce a capire che il paese è cambiato».
«Il modo migliore di combattere questi figuri – prosegue il presidente onorario Arcigay – è quello di dare sostegno a chi porta avanti le battaglie di civiltà, come quella a tutela delle coppie di fatto lanciata da Arcigay. Non a caso, a denunciare le affermazioni di Pellegatta, è stata una coppia di ragazzi, che con dignità ha messo in luce la cultura omofobica di questa persona. Non vedrei male una manifestazione a Busto Arsizio, magari davanti al comune, con qualche idea carina che possa contrapporre alle posizioni becere e volgari di Pellegatta, la cultura innovativa dei gay».