MILANO — Milioni di persone hanno sfilato in tutto il mondo per celebrare il giorno dell’Orgoglio gay, nell’anniversario del 28 giugno 1969, quando poche decine di gay, bisessuali, transessuali e travestiti, nel bar Stonewall Inn di New York, si ribellarono per la prima volta alle vessazioni sistematiche e alle discriminazioni e per tre giorni tennero testa alla polizia, rivendicando “con orgoglio” il diritto alla propria sessualità
Da lì rinacque un movimento, che era stato soffocato in Europa dal nazismo e in questi anni ha ottenuto in tutto il mondo il riconoscimento di numerosi diritti per gay e lesbiche, fino all’ultima sentenza della Corte Suprema Usa, che ha abolito la legge anti-gay del Texas.
Dai 700mila parigini (550 mila per la polizia) che hanno sfilato da place d’Italie a place de la République, guidati dal sindaco Bertrand Delanoe (ma con un rappresentante ufficiale della destra), per chiedere una legge contro l’omofobia; ai 600 mila berlinesi che hanno seguito il primo cittadino Klaus Wowereit all’insegna del motto “Accettazione, non tolleranza”.
Se in Spagna si attendono centinaia di migliaia di persone stasera a Madrid e Barcellona, e 200 mila persone hanno sfilato a Vienna, anche altri paesi hanno marciato per i diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali.
A Zagabria si è svolto, con poche centinaia di presenza, il secondo Gay pride della Croazia; a Gerusalemme, ieri, molti israeliani, stranieri e anche qualche palestinese alla marcia in Israele, dove il ministro della giustizia, Yosef Lapid, ha chiesto pari diritti per gli omosessuali. Prima volta in assoluto per il Pride anche in Paraguay.
Grandi numeri hanno caratterizzato la settima edizione del gay pride brasiliano, cui hanno partecipato circa 800.000 persone. Nel corso della manifestazione, sono stati raccolti contributi per il programma’Fame zer’, lanciato dal governo brasiliano per combattere i problemi di molti indigenti.
In Italia, dopo la manifestazione nazionale del 3 giugno a Bari e quella del 21 a Milano, gli appuntamenti si concluderanno a Roma, il 5 luglio, con ‘annuale corteo di chiusura del Gay Pride in Italia.