Fare un passo avanti a favore dei diritti civili e le libertà individuali. Questo è il senso della Manifestazione nazionale organizzata a Roma il 14 febbraio 2004 da Arcigay.
C’è una legge, il PACS, Patto Civile di Solidarietà, presentata da oltre 160 deputati, che ha il sostegno di tante associazioni, gruppi, sindacati e partiti; già decine di migliaia di cittadini italiani hanno firmato una petizione popolare per l’approvazione della legge.
Il PACS è un contratto concluso tra due persone maggiorenni per organizzare i rapporti personali e patrimoniali della loro vita in comune. Non è rivolto solo alle persone omosessuali: è uno strumento a cui possono accedere anche le coppie di sesso diverso che non vogliono contrarre matrimonio ma preferiscono una regolamentazione più snella e leggera per il loro rapporto.
Per i gay e le lesbiche rappresenterebbe la prima forma di riconoscimento giuridico delle proprie unioni. Questa legge non impone nulla alle coppie di fatto che non vogliano darsi alcun vincolo giuridico: il PACS è un’opportunità in più per tutti, non è un obbligo per nessuno. Assistere il/la propria partner in ospedale, partecipare alle decisioni che riguardano la sua salute e la sua vita, lasciare in eredità il proprio patrimonio alla persona con cui si è condivisa ‘esistenza senza le gravose imposizioni fiscali previste per un estraneo sono alcune delle opportunità, oggi negate, che verrebbero introdotte dalla nuova legge.
Anche noi sosteniamo questa battaglia, aderiamo alla manifestazione del 14 febbraio e invitiamo tutti a partecipare al Kiss 2 PACS, ovvero al bacio collettivo che migliaia di coppie attueranno durante la manifestazione per simboleggiare la necessità di riconoscere nel nostro paese la libertà di amare.