WASHINGTON – Tra i candidati democratici alla Presidenza forse nessuno impersona meglio di Dick Gephardt ‘ American dream , il sogno americano. Di origini modeste – papà camionista, mamma cameriera – devoto cristiano battista e sindacalista impegnato, Gephardt si è fatto strada a poco a poco, con le armi dell’onestà e del lavoro.
Da 27 anni alla Camera, ne è stato a più riprese il presidente, e attualmente è il capo del’ala liberal del partito democratico. Nessuno scandalo lo ha mai sfiorato, i suoi trascorsi personali e politici sono immacolati. Per questo piace alla gente comune. A 62 anni, Dick Gephardt è il family man per antonomasia, il buon marito e padre di famiglia.
Ogni Natale, Dick Gephardt spedisce 2.000 cartoline di auguri. Sono sempre le stesse: una foto che lo ritrae con la moglie Jane e i tre figli – due femmine e un maschio – sullo sfondo della sua città, St. Louis. Ma ‘anno scorso, la cartolina di Natale di Dick Gephardt ha riservato agli amici e ai colleghi una grossa sorpresa: accanto a una delle figlie, Chrissy di 30 anni, ‘era la compagna della sua vita, Amy Loder, come accanto al figlio Matt ‘era la giovane consorte Tricia. Un messaggio tanto chiaro quanto traumatico: nostra figlia, faceva sapere Dick Gephardt, è gay, e noi non solo ‘accettiamo come tale, ma accogliamo in famiglia la sua fidanzata.
Non è una novità. ‘America è abituata ai leader politici (di entrambi i partiti) con familiari gay. Il vicepresidente Richard Cheney, per esempio, ha una figlia dichiaratamente gay, Mary, che lavora come funzionaria del’ufficio dei diritti civili del Dipartimento di Stato. Ed è gay Candice Gingrich, la sorella di un altro ex presidente della Camera, Newt Gingrich, un neoconservatore.
Ma Mary e Candice non sono mai state portate alla ribalta nazionale dal padre e dal fratello. La vita affettiva di Chrissy invece è diventata in qualche modo pubblica per volontà del genitori. Spiegano Dick e Jane Gephardt: «Sappiamo che per molti americani la condotta di nostra figlia è immorale, e che abbiamo la loro riprovazione. Ma la nostra famiglia viene prima di ogni altra cosa, anche della Presidenza».
‘ difficile prevedere se e quali ripercussioni la sfida di Dick Gephardt al’opinione pubblica conservatrice avrà sulle primarie democratiche. Nei sondaggi, il deputato è preceduto dal’ex Governatore del Vermont Howard Dean e dal generale Wesley Clark, ma grazie all’appoggio dei sindacati potrebbe vincere la prova iniziale di gennaio, il caucus o voto per alzata di mano dell’Iowa. Dick Gephardt spera che la maggioranza degli elettori approvi la sua decisione: «Come mia moglie e gli altri figli, così Chrissy comparirà con me nella campagna elettorale. In particolare, figureremo assieme su un manifesto per promuovere i diritti dei gay». La sua è anche una mossa calcolata: nelle ultime settimane sta recuperando terreno su Dean nei sondaggi in Iowa, e per vincere ha bisogno dell’elettorato liberal , che tende ad appoggiare i diritti omosessuali.
Su un piano più personale, in una intervista al New York Times Gephardt ha ammesso che ‘accettazione del’orientamento sessuale della figlia è stato il coronamento di una graduale metamorfosi. «Quando entrai alla Camera – ha raccontato – ero contro i gay. Nel mondo in cui crebbi, non si parlava dei "diversi", e in casa eravamo molto religiosi, mia madre voleva che mi facessi prete».
Furono il credo liberal e la sua prima campagna per la Casa Bianca nel 1988 a modificare la sua posizione. Nel 1992, Gephardt prese come capo di gabinetto Steve Elmendorf, un gay: «Da allora, mi sono battuto per questa e per le altre minoranze».
Ma non immaginava che sua figlia Chrissy ne avrebbe fatto parte. «Non ce lo aspettavamo – dice papà Dick – perché nostra figlia si era sposata. Sospettammo qualche cosa quattro anni dopo, quando divorziò e cominciò a frequentare Amy Loder». Chrissy uscì allo scoperto due anni e mezzo fa, a una cena in un ristorante italiano di St.Louis con i genitori. «Fu un tormento per me – ha raccontato la giovane -. Temevo di rovinare la carriera di mio padre, di essere discriminata al’università dove ancora studiavo. Ero disposta a tutto perché restasse un segreto di famiglia». Con suo grande sollievo, i genitori la aiutarono, accogliendola in casa con la sua amica.
Su un punto padre e figlia sono tuttavia in disaccordo: il matrimonio per gli omosessuali. Lui è contrario, sebbene riconosca alle coppie in questione tutti i diritti coniugali. «Se sarà eletto presidente – dichiara Chrissy – farà la lobbista per me e per i miei compagni. Mio padre è un uomo che cambia lentamente, ma che non ha paura di cambiare».
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