La decisione del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, di assegnare a Natale Morea la Medaglia al valor civile, riempie di gioia tutta la comunità omosessuale italiana.
La storia di Natale rivela come, tante persone costrette dagli atteggiamenti discriminatori a vivere ai margini della società, mantengano sensibilità e valori, oggi per molti versi smarriti.
Lui, che nella sua vita ha vissuto sulla propria pelle la violenza dell’emarginazione perché omosessuale, ha impedito che alcune ragazze dovessero subire la violenza dell’aggressione fisica. Questo gesto gli è costato caro e, ancora oggi Natale versa in gravi condizioni.
Assegnare a Natale il maggior riconoscimento civile, è anche un atto che evidenzia una realtà per troppi lustri negata: in Italia esistono milioni d’onesti cittadini omosessuali.
Alcuni di loro, per l’attività che svolgono, per le azioni che compiono, per l’esistenza difficile che sono costretti a vivere, sono dei veri e propri eroi. Come Natale Morea.
Grazie Presidente Ciampi per aver riconosciuto questa uguaglianza, che nel nostro Paese è ancora così difficile da concretizzare.
Da "La Repubblica" del 02.01.04 di Wanda Cuseo
Picchiato a sangue, dovrà essere rioperato. Veltroni: "É lui il cittadino dell´anno"
Medaglia d´oro da Ciampi al clochard eroe di Roma
La motivazione del Quirinale: "Un esempio di generoso altruismo e virtù civiche". Salvò cinque ragazze dai rapinatori, è ancora grave
ROMA – «Cittadino esemplare, per generosità, spirito di solidarietà e coraggio». Con questa motivazione il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha conferito la medaglia d´oro al merito civile a Natale Morea, il senzatetto romano preso a sprangate il 14 dicembre per aver difeso cinque studentesse dall´aggressione di alcuni teppisti. Un regalo di Capodanno con cui Ciampi ha voluto ricordare quel gesto, «testimonianza di generoso altruismo e di virtù civiche». Ma questi giorni di festa hanno portato a Natale Morea anche altri doni: tante lettere, colorate e piene di disegni, inviate dai bambini di tutta Italia proprio a lui, clochard eroe, ancora in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell´ospedale Cto di Roma.
«È il cittadino romano dell´anno», ha affermato il sindaco della Capitale, Walter Veltroni, ringraziando Ciampi per la sua decisione. Natale è nato in Puglia e ha vissuto a lungo a Milano, ma ormai è romano d´adozione. Tanto che il sindaco il 24 dicembre, per il suo compleanno, gli ha assegnato un appartamento dove potrà vivere una volta guarito.
Un «sentito grazie» a Ciampi arriva anche da Roberto Giachetti, coordinatore della Margherita. Mentre l´augurio di Paolo Cento, deputato dei verdi, è che «il gesto di Morea sia da sprone per un 2004 di solidarietà». Nella comunità omosessuale italiana il dono di Ciampi ha portato «tanta gioia». Aurelio Mancuso, segretario nazionale dell´Arcigay, ha voluto ricordare come Natale, «che ha vissuto la violenza dell´emarginazione perché omosessuale, abbia impedito che alcune ragazze dovessero subire la violenza dell´aggressione».
Francesca Morea, una delle sorelle di Natale, avrebbe voluto ringraziare di persona il presidente Ciampi «per il bel gesto e per la sua sensibilità». Gli ha inviato il suo grazie da Massafra, il paese in provincia di Taranto dove, vedova e malata, vive prendendosi cura del figlio che non può lasciare solo. È riuscita a venire a Roma per salutare Natale l´ultimo dell´anno, con la sorella e la cognata. Ma il fratello non l´ha riconosciuta. «Ci ha guardato – racconta – però non ci ha neppure visto». Ma se potesse parlargli gli chiederebbe di tornare a casa. «La scelta spetta a lui – dice – ma la porta è sempre aperta». Intanto le condizioni dell´uomo migliorano. «Comincia a rispondere a semplici comandi – spiega Francesco Maia, direttore sanitario del Cto – e inizia ad attivare funzioni, come la deglutizione, compromesse dalle lesioni». Nei prossimi giorni sarà sottoposto a un intervento maxillo facciale.
Ma attorno a Natale si è stretta anche una solidarietà commovente e inaspettata. «Cerca di guarire», «siamo orgogliosi di te», «il tuo gesto ci ha ridato la speranza»: sono alcune delle parole che decine di bambini da tutta Italia, e in particolare dalla Toscana, hanno voluto regalare a Natale con le loro letterine. Per loro il senzatetto romano è un «vero eroe». Gli alunni di una scuola elementare di Lucca hanno scritto al sindaco Veltroni, per dirgli quanto siano rimasti colpiti da quel gesto «eccezionale». Una bimba ha dedicato a Natale una poesia: «Barbone che ama – si legge – ed è così raro/essere buoni e onesti/ come sei tu/Natale sei un eroe». Accanto ai bambini, anche tanti messaggi di giovani ragazze. «Meno male che ci sei – scrivono – adesso sappiamo che esistono persone pronte ad aiutarci».