Usa il tuo voto!

  

Usa il tuo voto

L’Europa è il continente più avanzato del mondo sul terreno della parità di diritti delle persone omosessuali. E’ in Europa che si è giocata e si giocherà nei prossimi anni la battaglia, decisiva anche per l’Italia, per la piena uguaglianza delle persone a prescindere dal loro orientamento sessuale.

Arcigay e Arcilesbica hanno tenuto il 9 maggio una Convention nazionale sulle politiche a favore delle persone lgbt (lesbiche gay bisessuali e transessuali) in Europa e nelle città italiane.

Alla convention sono stati presentati i risultati di un questionario sulla parità di diritti di gay e lesbiche in Europa. Il questionario è stato elaborato da Ilga-Europe, sezione europea dell’International lesbian and gay association e sottoposto mediante una lettera da Arcigay e Arcilesbica ai candidati al Parlamento europeo di tutti gli schieramenti politici.

Ecco l’elenco aggiornato dei singoli candidati e candidate che sostengono i Diritti GLBT

Ecco una sintesi dei principali interventi alla convention

Ecco tutti i messaggi che ci sono pervenuti in occasione della Convention

Ecco invece l’elenco dei Partiti politici che hanno sottoscritto i nostri documenti

DS – Democratici di Sinistra
PRC – Rifondazione Comunista
Federazione dei Verdi
PdCI – Partito dei Comunisti Italiani
Radicali italiani — Lista Bonino
Lista Liberal Sgarbi – Partito della Bellezza
Lista Società Civile Di Pietro — Occhetto
SDI – Socialisti Democratici Italiani
Partito Umanista

Questi sono invece i Partiti che non hanno risposto positivamente

Forza Italia
AN – Alleanza Nazionale
Margherita – Democrazia e Libertà
Lega Nord
UDC – Unione Democratica di Centro
Alleanza Popolare — Udeur
Movimento Repubblicani Europei

Ecco invece i Partiti che hanno dichiarato di voler rispondere a breve

Nuovo PSI


USA IL TUO VOTO

Fra qualche mese molte città italiane andranno al voto per rinnovare i Consigli comunali o provinciali.

C’è chi si affiderà alle conoscenze personali o alle appartenenze di partito, chi all’impressione suscitata da un viso o da uno slogan. Chi andrà a simpatia, chi guarderà all’onestà dei candidati, chi preferirà il voto di scambio. Le lobby imprenditoriali o di corporazione cercheranno di portare nelle assemblee rappresentative chi tutelerà meglio i loro interessi economici o professionali. Altri gruppi di pressione, invece, chiederanno di concentrare i voti per sostenere non un interesse economico ma un valore, un principio, un diritto o un interesse collettivo. Chi ha a cuore soprattutto l’ambiente voterà un candidato ambientalista, molti giovani voteranno un giovane, molte donne votano una donna.

Il movimento gay, lesbico e trans italiano non è una lobby economica, non ha interessi corporativi da difendere, non è una rete di potere. E’ un movimento che si batte perché sia rispettata e difesa la libertà di ogni individuo e perché siano riconosciuti e promossi i diritti civili e umani, in Italia e nel mondo. In particolare, si batte perché i diritti delle persone omosessuali e transessuali vengano parificati al più presto a quelli del resto della cittadinanza e non siano considerati di secondaria importanza rispetto ad altri temi; perché si crei intorno ad ognuno di loro, ad ognuno di noi, un clima sereno di rispetto ed accettazione, a scuola, sul lavoro, in ogni ambiente sociale; perché si diffonda una cultura fondata sul rispetto dell’identità altrui e un contesto sociale più accogliente ed inclusivo.

Ci battiamo per questi obiettivi promuovendo aggregazione sociale, iniziative culturali, interventi di promozione della salute e del benessere di gay, lesbiche e trans. Siamo consapevoli che, così facendo, non solo rendiamo un servizio alla comunità glbt, ma partecipiamo alla costruzione di una società più libera per tutti.
Siamo autonomi dalle forze politiche, perché la nostra autonomia è la nostra forza e ci dà la possibilità di relazionarci con chiunque. Abbiamo ben chiaro che i nostri obiettivi non vanno subordinati ad altre priorità, perché i diritti di ognuno vanno garantiti, senza scuse né giustificazioni. Non siamo, invece, estranei alla politica, perché nessun cittadino o cittadina lo è, tanto meno noi che non ci accontentiamo di partecipare passivamente alla vita civile, ma abbiamo la pretesa di modificare la situazione e di contribuire a costruire un mondo migliore.
Conosciamo bene la fatica di relazionarci con forze politiche distratte o apertamente ostili. Le associazioni gay, lesbiche e trans che operano sul territorio conoscono per esperienza diretta la differenza fra operare in una città governata da una giunta amica o da un’amministrazione omofoba.
Per questi motivi è molto importante che ogni gay, ogni lesbica, ogni trans e ogni persona che abbia a cuore la fine di queste discriminazioni esprimano il loro voto considerando questi temi una priorità.

Fra le migliaia di candidati che chiederanno il nostro voto alle prossime elezioni amministrative ce ne saranno tantissimi che non condividono la nostra richiesta di riconoscimento di diritti. Se queste persone perdessero il voto dei loro elettori omosessuali e transessuali sarebbero costretti a cambiare posizione e le cose per noi cambierebbero rapidamente. Facciamo attenzione, dunque, alle posizioni dei candidati e dei loro partiti di appartenenza sui diritti delle persone gay, lesbiche e transessuali e facciamo valere il nostro peso.

In questa tornata di elezioni amministrative ci saranno anche diversi candidati apertamente omosessuali o impegnati nel movimento glbt. Candidati che non hanno paura di dire in modo chiaro ed aperto la loro identità. Le loro candidature, la loro visibilità è già un aiuto a tutti e a tutte noi, perché dimostra ancora una volta che gay, lesbiche e trans esistono, sono organizzati e ben intenzionati a lottare per i diritti e le libertà.
Se saranno eletti sarà una vittoria per tutti noi, perché il peso dei loro voti farà acquistare peso alla questione omosessuale e transessuale; se avranno solo poche preferenze questo potrà essere letto come un segno di debolezza della comunità.
La presenza in città di amministratori gay e lesbiche può aiutare le comunità ad essere più visibile e, contemporaneamente, garantisce che la questione omosessuale abbia la giusta visibilità nel dibattito politico-culturale cittadino. E’ una garanzia per la difesa della laicità delle amministrazioni e per il rispetto dei diritti di tutte e tutti.

Le persone che abbiamo eletto nelle elezioni precedenti nelle amministrazioni locali, alla Camera dei Deputati, al Parlamento Europeo rappresentano un punto di forza per la comunità e un supporto reale alle nostre battaglie. La politica si basa anche su rapporti di forza, e noi dobbiamo dimostrare che il nostro movimento può contare su una base ampia di riferimento.

In tante altre realtà, soprattutto nei paesi anglosassoni, il voto gay riesce a modificare le posizioni politiche dei partiti. L’organizzazione inglese Stonewall qualche tempo fa ha stampato e distribuito una cartolina che diceva: “ Usa il tuo voto. Stai certo che loro lo useranno”. Facciamolo anche noi.


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