Da "La Repubblica" del 26.05.04 di Rita Giordano
Vent´anni di gay dimenticati nel catalogo del museo di S.Luca
LETTERE
Bologna. SONO una cinquantenne, cattolica praticante, studiosa, madre di famiglia, e ho comprato recentemente il catalogo del nuovo Museo dedicato alla Madonna di San Luca, aperto nel Cassero di Porta Saragozza, con l´intenzione di andare al più presto a visitarlo.
Grande è stato lo sconcerto alla lettura del piccolo catalogo quando ho scoperto che nel breve saggio storico sull´edificio del Cassero e sulla sua storia sono stati saltati a piè pari tutti i venti e più anni in cui è stato sede dell´Arci Gay.
Non hanno mancato di ricordare che fu sede delle associazioni più svariate (tra le quali il Gruppo Rionale fascista) ma dell´attività dell´Arci Gay… niente.
Capisco che il sindaco, il vescovo, lo sponsor, nelle loro brevi introduzioni non volessero citare un periodo che vorrebbero dimenticare, ma chi racconta la storia avrebbe il dovere della sincerità o almeno della non-censura, soprattutto per un periodo così lungo della vita del luogo.
Sarebbe bastato un accenno, invece è stato scelto un silenzio censorio che, almeno per me, risulta assai rumoroso.