"La realizzazione di sé e dei propri desideri, la costruzione della propria identità secondo percorsi individuali, non sono più un problema solo privato, ma investono la sfera pubblica. Occorre quindi considerare unitariamente tutti i fattori di differenza elencati dalla Carta di Nizza, compreso l’orientamento sessuale, e costruire un momento unitario e trasversale, sia di indirizzo che organizzativo, che faccia suo e pratichi questo approccio, a partire dal riconoscimento delle esperienze associative più significative”.
“Le città arcobaleno” alla Festa dell’Unità di Bologna
Questi gli intenti della nuova giunta Cofferati, contenuti nel programma di mandato e ribaditi dalla neo assessora alle politiche per le Differenze, Milli Virgilio, al dibattito “Le città arcobaleno – Welfare locale e diritti di gay, lesbiche e trans” che si è svolto sabato 18 settembre alla Festa dell’Unità di Bologna.
L’incontro, condotto da Sergio Lo Giudice, presidente nazionale di Arcigay e consigliere comunale nel capoluogo emiliano, ha visto un confronto fra i leader nazionali delle principali organizzazioni glbt e rappresentanti delle amministrazioni locali.
Se Franco Grillini ha fatto il punto su vent’anni di rapporti fra associazionismo gay e enti locali, la presidente del MIT Marcella Di Folco e quella di ArciLesbica Cristina Gramolini hanno messo in evidenza i bisogni specifici delle cittadine lesbiche e di quelle/i transessuali.
La responsabile diritti dei DS bolognesi, Gabriella Maini, ha sottolineato il valore del tema dei diritti civili ed ha espresso la necessità di un’accelerazione del suo partito su questi temi. E’ toccato alla vice presidente della commissione Sanità e politiche sociali della Regione Emilia Romagna, Silvia Bartolini, raccontare i retroscena dell’inserimento, nel nuovo Statuto approvato solo pochi giorni fa, del riferimento all’orientamento sessuale (e del mancato inserimento dell’espressione ”identità di genere” che era stato richiesto da Arcigay e MIT) e del riconoscimento delle famiglie di fatto.
Infine, l’annuncio dell’assessora Virgilio: Bologna lavorerà all’istituzione di un servizio per le differenze e contro le discriminazioni, sulla scia delle più avanzate esperienze europee.