“Suonano del tutto surreali le accuse di offensività e ‘blasfemia’ rivolte ad Arcigay da Luca Volonté, presidente del gruppo Udc alla Camera, soprattutto quando, ancora oggi, un esponente della maggioranza politica del Paese, Francesco Speroni, usa parole squallide e volgari verso i cittadini omosessuali italiani” risponde il presidente nazionale Arcigay, Sergio Lo Giudice, al capogruppo Udc.
Luca Volonté (UDC)
“Arcigay si limita a respingere gli insulti maschilisti e ad esprimere con argomenti politici la propria contrarietà alla nomina di Rocco Buttiglione a commissario europeo alla Giustizia, libertà e sicurezza — continua Lo Giudice.
“Non esiste alcun complotto contro Buttiglione, bensì serie e concrete ragioni politiche per opporsi alla sua nomina. Buttiglione si era battuto contro l’inserimento della tutela dalle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, ha contribuito a stravolgere, da ministro italiano, una direttiva europea contro la discriminazione sul lavoro, introducendo proprio nuove discriminazioni contro le persone omosessuali con il decreto legislativo n. 216 del 9 luglio 2003, si è opposto alla libertà di manifestazione in occasione del World gay pride di Roma del 2000. Non si capisce come possa assolvere al compito che gli spetterebbe di promuovere la parità di diritti tra tutti i cittadini dell’Unione a prescindere dall’orientamento sessuale.
“Piuttosto Volonté dovrebbe preoccuparsi di invitare a linguaggi più civili i propri alleati di governo che continuano a propalare odio e disprezzo a piene mani verso le persone omosessuali.
Due ragazzi sono stati aggrediti domenica pomeriggio, in pieno centro a Napoli, al grido di ‘froci, vergognatevi!’. Loro e non Buttiglione sono le vere vittime di un’aggressiva campagna di violenza e pregiudizio. Nel caso di Buttiglione si tratta di una semplice e democratica scelta politica.