“Il ripensamento di Rocco Buttiglione, commissario Ue designato, sulle sue parole sul ‘peccato’ dell’omosessualità ci fanno piacere — commenta il presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice -. Il nostro giudizio di inadeguatezza nei suoi confronti però non è mai stato basato sulle sue opinioni personali e religiose, bensì sulle posizioni politiche espresse e sugli atti politici compiuti da Buttiglione negli ultimi anni e mai rinnegati.
Rocco Buttiglione
“E’ importante — continua Lo Giudice – che il presidente designato della Commissione europea, Josè Manuel Durao Barroso, abbia riaffermato la centralità delle politiche contro le discriminazioni nell’azione della Commissione e abbia convenuto che chi non riconosce pari dignità alle persone omosessuali non possa essere indicato a promuoverne il rispetto e la parità di diritti in seno all’Unione.
“Indifendibile continua ad essere l’atteggiamento volgare di diversi esponenti del governo italiano in merito a questa vicenda — conclude Lo Giudice -. E’ davvero triste che uno dei ministri più ‘sospetti’ del governo Berlusconi, Roberto Calderoli, continui a fare dell’ironia bambinesca e ad usare atteggiamenti di derisione verso le persone omosessuali e gli stessi membri della Commissione europea. Irresponsabile e pericoloso è inoltre separare le persone tra ‘normali’ e ‘diversi’, come fa Calderoli, e parlare di ‘discriminazione dei normali’. Buttiglione è candidato ad un ruolo politico. E’ libero di pensarla e di dire ciò che vuole, così come chi è chiamato ad eleggerlo è libero di dargli o negargli il proprio consenso”.