Casini vassallo degli ayatollah vaticani

  
Pier Ferdinando Casini

Pier Ferdinando Casini

“È istituzionalmente disgustoso vedere il Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini recarsi ad omaggiare un leader religioso, l’ultraconservatore cardinal Varela, vescovo di Madrid che ha manifestato contro il governo amico di Zapatero, e definire “sublimazione dell’egoismo” il matrimonio gay che sta per essere approvato in Spagna.
Mentre ci si stupisce che in Iran sia stato eletto presidente Ahmadinejad, vassallo di Khamenei, in Italia non fa scandalo che il garante della Camera, potenziale candidato alla premiership, continui ad inginocchiare la sua alta carica di fronte agli ayatollah di casa nostra”

È questo il commento del presidente di Arcigay Sergio Lo Giudice alle dichiarazioni rilasciate da Pier Ferdinando Casini al TG1 ieri sera.

“L’onda dei diritti civili procede e non potrà essere arrestata — prosegue Lo Giudice – Come fu per il voto alle donne, la fine della segregazione razziale o il divorzio, il riconoscimento di pari diritti alle coppie dello stesso sesso è solo questione di tempo. Proprio oggi il Canada approva l’estensione del matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso. Questo fatto di civiltà creerà un simbolico ponte fra le due sponde atlantiche, un ponte arcobaleno, come i colori del movimento gay, simbolo di pluralità, di convivenza e di pace”

Il Canada, è il terzo Stato al mondo dopo Olanda e Belgio ad introdurre i matrimoni gay, presenti anche nello Stato americano del Massachusetts. La proposta ha ottenuto il consenso di Liberali, NDP e Bloq Quebecoise, e la sola opposizione del Partito Conservatore.

In Spagna, il Parlamento approverà giovedì prossimo l’attesa legge sul matrimonio fra gay e fra lesbiche. Una delegazione di Arcigay, guidata da Lo Giudice e dal responsabile esteri Renato Sabbadini, parteciperà in forma ufficiale al Gay pride del 2 luglio a Madrid, dove si attendono più di un milione di persone, per festeggiare l’approvazione della legge.


Fra qualche giorno Tony Blair presenterà le nuove misure per la tutela delle coppie di fatto, che si affiancheranno al Civil Partnership Bill, la legge sulle unioni gay e lesbiche che darà un riconoscimento giuridico alle coppie dello stesso sesso del Regno Unito, come avviene già in altri dieci Stati europei (Danimarca, Norvegia, Svezia, Lussemburgo, Finlandia, Ungheria, Francia, Germania, Islanda, Portogallo).
Anche la Slovenia ha appena introdotto una legge sulle coppie dello stesso sesso che però è stata osteggiata dalle organizzazioni gay slovene come discriminatoria, poiché prevede solo una regolamentazione molto limitata dei rapporti fra i partner.
In Italia le organizzazioni omosessuali non chiedono il matrimonio, ma il riconoscimento giuridico tramite l’introduzione del nuovo istituto del Pacs, Patto civile di solidarietà: una formula che in Spagna è sostenuta anche dal Partito popolare, ma che in Italia continua da essere osteggiata a causa delle pressioni della CEI guidata dal cardinale Camillo Ruini sulle istituzioni repubblicane.


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