HIV/AIDS, uno scatto di speranza

  

"Dream" di Massimo Mastrorillo, fotografo romano, impegnato nel progetto in Mozambico della Comunità di Sant’Egidio vince il premio nazionale per la categoria “professionisti” di One Vision 2005. La migliore fotografia per la categoria “non professionisti” è "Jump" del giovane architetto padovano Paolo Robazza. Entrambi, secondo la giuria, sono riusciti a catturare con un’immagine della vita quotidiana lo spirito di speranza, progresso ed evoluzione di chi convive con l’HIV.

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Brussels — Il mondo dell’HIV/AIDS e quello della fotografia si sono dati appuntamento il 3 giugno 2005 a Brussels, a “Le Théatre du Vaudeville”, per premiare i vincitori europei e nazionali della seconda edizione del Concorso fotografico europeo One Vision 2005, ideato e realizzato da Bristol-Myers Squibb che conferma il suo impegno nella lotta contro l’HIV e l’AIDS.

Grande successo per il tema di quest’anno, “HIV e AIDS: Immagini di Vita”: la giuria di One Vision ha esaminato oltre 670 fotografie, provenienti da ben 17 paesi europei (dall’Italia la più ampia partecipazione con oltre 180 foto) impegnate a trasmettere, attraverso immagini di vita quotidiana, il concetto di evoluzione, progresso e speranza a oltre 20 anni dalla scoperta del virus.

Come avvenuto già l’anno scorso, le foto premiate verranno raccolte in un calendario speciale 2006, disponibile anche in Italia a partire da dicembre 2005.
Ventidue i premi assegnati quest’anno, 5 premi europei e 17 nazionali, dalla giuria presieduta dal famoso fotografo britannico Robert Taylor.

“Dream è il sogno di vedere un bambino nascere sano, spezzando la catena di malattia che si trasmette da madre a figlio, spezzando la catena di emarginazione che colpisce con la stessa violenza. Dream è il sogno di una cura che salvando madre e figlio difenda un’intera famiglia dall’isolamento”, dichiara il romano Massimo Mastrorillo, vincitore del premio nazionale della categoria “professionisti” che da due anni lavora ad un reportage sull’AIDS e sulla vita in Mozambico, nell’ambito del progetto DREAM (Drug Resource Enhancement against AIDS in Mozambique) della Comunità di Sant’Egidio.

“La vitalità esplosiva e la semplicità dei bambini costituiscono da sempre i veri antidoti all’emarginazione e allo stigma. Ci fanno sperare che l’Aids, nonostante tutto, possa essere spogliato di ogni forma di discriminazione che l’ignoranza ed il pregiudizio hanno prodotto”, commenta Paolo Robazza, giovane architetto, vincitore del premio nazionale “non professionisti”.

I primi premi europei sono andati entrambi alla Francia: a Daniel Herard con la foto: “Sarah, visiteuese de malate” e a Julie Pudlowski con “Il primo giorno del trattamento anti-retrovirale”.

Sempre alla Francia, a Marie Dorigny con la fotografia “Michele Lopez e sua figlia Raven”, il premio speciale “Donne, HIV e Aids”, novità dell’edizione One Vision 2005.

“Sono circa 2 milioni le persone che convivono con l’Hiv in Europa – spiega Frédérique Ries, membro del Parlamento Europeo e giudice di One Vision — e la trasmissione eterosessuale è cresciuta brusca-mente negli ultimi anni. A correre i rischi maggiori sono proprio le donne, le più soggette alla discriminazione. Ogni attività che può aiutare a combatterla assume dunque un grandissimo valore, anche per questo per me è un onore partecipare a One Vision 2005”.

“Siamo molto orgogliosi degli obiettivi raggiunti da questa campagna” afferma Annalisa Jenkins, Vice presidente europeo e Medical Officer BMS Europa, Medio Oriente e Africa, che prosegue: “One Vision ha offerto a chi si occupa di Aids la possibilità di mandare a tutti un messaggio di crescente sicurezza, grazie al miglioramento della qualità della vita e ai nuovi trattamenti. Bristol-Myers Squibb conferma il suo impegno per prolungare e migliorare la vita di
chi convive con HIV e AIDS, proseguendo ad investire nel progresso scientifico, nella scoperta e nello sviluppo di nuovi farmaci così come nello studio di quelli già disponibili e di approcci terapeutici innovativi per garantire migliori possibilità di trattamento per i soggetti con HIV. Finora abbiamo fatto molto, ma possiamo e vogliamo fare molto altro per migliorare a lungo termine la qualità di vita dei pazienti”.

Presentati inoltre i primi risultati dell’European Quality of Life Review da Erick Savoye, Direttore dell’European Men’s Health Forum (EMHF).
L’indagine condotta sulla popolazione che convive con l’HIV grazie ai fondi raccolti attraverso One Vision 2004, ha rivelato che trattamento, lavoro, vita sociale ed effetti della discriminazione continuano ad essere le preoccupazioni maggiori di chi convive con l’HIV. I risultati finali dello studio verranno presentati al Congresso IAS (International Aids Society) che si terrà a Rio de Janeiro il prossimo luglio.

www.onevision2005.org


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