“Condivido i fischi a Ruini”

  
Aurelio Mancuso

Aurelio Mancuso

ROMA – Arcigay, la maggior associazione di gay italiani, non era a Siena a fischiare il Cardinal Ruini e a chiedere, al grido di Siamo tutti omosessuali, i Pacs. Qualcuno insinua che ‘associazione sia troppo moderata. Ne parliamo con Aurelio Mancuso, segretario di Arcigay e cattolico.

Mancuso Arcigay non era a Siena a fischiare il cardinal Ruini. Si ha ‘impressione che tanti siano i militanti che avrebbero voluto esserci…

Naturalmente sì e tra questi avrei voluto esserci anche io. Lo scandalo vero è che quei fischi abbiano scandalizzato qualcuno. Come associazione non avremmo organizzato la protesta anche perché è un momento molto delicato e quotidianamente infuria il dibattito sul Pacs. Fischiare un cardinale ci attirerebbe più critiche che simpatie da parte del’opinione pubblica. Però Ruini stava ritirando un premio ad una sorta di festa di partito e non stava dicendo messa. La manifestazione del dissenso è codificata nella democrazia moderna.

Ma quel’azione ha avuto la simpatia corale del movimento?

Ho ricevuto decine di telefonate e e-mail di omosessuali entusiasti per quei fischi. Anche la Sinistra, riformista e non, ha guardato con simpatia alla protesta. Paragono i fischi a Ruini ad una domanda sui Pacs che una signora di Torino, ad un comizio, ha sottoposto a Fassino. Il leader dei DS ha parlato a lungo di Pacs ricevendo moltissimi applausi. ‘è malcontento e stanchezza nella sinistra, riformista e non, per un atteggiamento politico eccessivamente moderato. E poi mi disgusta come cattolico ‘atteggiamento delle gerarchie vaticane privo di rispetto sia per lo Stato che per gli omosessuali. La verità è che al’interno della chiesa ‘è sui Pacs un dibattito molto più ampio e articolato di quanto i giornali italiani facciano apparire.

Quali altri cardinali meriterebbero dei fischi?

Un sacco… Sodano e Tonini ad esempio. E lo dico come cattolico. Alla chiesa cattolica fa bene la separazione tra Chiesa e Stato che le insegna ad essere più democratica. Ricordo però anche i Cardinali dialoganti come Pompedda. ‘ho criticato più volte, ma sui Pacs è sempre stato molto rispettoso ed è Presidente della Commissione pontificia sulla famiglia.

Nei prossimi mesi è ipotizzabile un dibattito continuo relativo alla "questione omosessuale". Pensi che nel movimento gay avranno una prevalenza le posizioni radicali? Sono in programma proteste pubbliche?

Io consiglio al movimento di non farsi promotore di una mobilitazione contro Ruini che non porterebbe da nessuna parte. Il movimento deve essere laico, liberale e libertario e dobbiamo difendere la laicità dello Stato. Condivido la reazione alle prese di posizione di Ruini e che si faccia pure ancora ma la politica del movimento deve interpretare i desideri di una grande fetta del’opinione pubblica. Non dobbiamo cadere nella trappola.

Ma non solo i cardinali sembrerebbero meritare fischi. Che fare con politici come Mastella e il suo equilibrismo nel’Unione contro i Pacs?

I politici omofobi meritano ancora di più….

…di più?

Meritano il "non voto" che è uno strumento democratico di dissenso. Dovremmo smascherare tutti gli ipocriti contrari ai nostri diritti. Non dobbiamo votarli e li fischiamo pure…

Tra poche ore incontrerete Rutelli che, in questi giorni, sembra lontano dai Pacs.

Innanzi tutto ascolteremo quello che ha da dirci. Il fatto che ci voglia incontrare è un segnale positivo. Gli diremo che il Pacs è la più alta mediazione che possiamo accettare. Attendiamo poi un segnale chiaro dal’Unione nel programma.

Torniamo ai fischi. Sono innumerevoli i prelati intervenuti sui Pacs. ‘ultimo in ordine di tempo è Tettamanzi. Fischi?

Sospendo il giudizio. Nella sua diocesi è sempre stato moderato ed attento alle problematiche degli omosessuali. È evidente che ‘è stata una chiamata di Ruini a serrare i ranghi ma con Tettamanzi si può dialogare.

Niente fischi a Tettamanzi che ha detto che i Pacs spostano "l´attenzione e l´intervento politico-istituzionale a casi marginali". Ma allora Arcigay è u’associazione moderata…

Assolutamente no. È u’associazione di buonsenso che concretamente difende i diritti degli omosessuali.


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