Le gerarchie cattoliche ci disprezzano

  

“La contrapposizione tra la difesa della famiglia tradizionale e il riconoscimento e la tutela giuridica delle coppie conviventi che lo desiderino, gay o etero, tramite una legge sui Pacs, è completamente artificiosa. Il vero problema è il disprezzo che le gerarchie cattoliche continuano a promuovere in tutto il mondo verso chi compie scelte di unione diverse dal matrimonio e in particolare verso le persone omosessuali, come dimostra anche la recente iniziativa, riferita dal New York Times, volta ad escludere i gay, anche quelli che si astengano da rapporti sessuali, dai seminari e dal sacerdozio, creando confusione tra omosessualità e pedofilia. Così il presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, commenta la condanna dei Pacs da parte del cardinale Camillo Ruini, presidente della Conferenza episcopale italiana.

“Il cardinale — continua Lo Giudice — dà inoltre un’interpretazione giuridicamente infondata dell’articolo 29 della Costituzione italiana. Quest’articolo, nel sancire che ‘la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio’ non offre una definizione di famiglia, bensì riconosce i diritti di quella fondata sul matrimonio. Il Patto civile di solidarietà (Pacs) non è affatto incompatibile con la Costituzione. La stessa Consulta ha ripetutamente sollecitato il Legislatore affinché riconoscesse alle coppie di fatto quella tutela costituzionale prevista dall’art. 2 là dove afferma che “la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità”.

"Rimane la crudeltà tutta ideologica con cui il capo dei vescovi italiani si oppone al riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone, come quello di assistersi liberamente in ospedale in caso di malattia, prendere decisioni importanti sulla salute del partner in caso di sua incapacità, ereditare reciprocamente senza gli svantaggi di un testamento, ricevere la pensione di reversibilità, essere tutelati in caso di separazione. Questi diritti sono garantiti quasi ovunque in Europa da leggi sulle unioni civili o sul matrimonio.


  •