Mercedes Bresso
“Ancora una volta, Mercedes Bresso dimostra di essere una delle punte di diamante di una politica attenta ai diritti delle persone e alle libertà civili”. È questo il commento del presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, dopo la conferenza stampa, cui ha preso parte la presidente della Regione Piemonte, di presentazione del Torino Pride 2006, il gay pride nazionale che si svolgerà nel capoluogo piemontese il 10 giugno prossimo.
Dopo l’annuncio del prossimo varo di una legge regionale contro le discriminazioni verso le persone omosessuali e transessuali, la presidente del Piemonte ha annunciato oggi che la manifestazione di giugno e le iniziative collegate, cofinanziate dalla Regione, saranno un arricchimento e un motivo di orgoglio per la città di Torino e ha annunciato di voler fare di Torino una delle capitali europee dell’uguaglianza nell’anno 2007.
“Quanta distanza di cultura dei diritti civili c’è fra l’atteggiamento della presidente Bresso e le parole di Romano Prodi — prosegue Lo Giudice – che stamattina, su ‘Radio Anch’io’, ha nuovamente offeso in modo gratuito la dignità delle persone omosessuali accusando di ‘esibizionismo’ una manifestazione politica seria e sobria come quella del 14 gennaio a Roma. È ora che anche Prodi ci garantisca quel ‘rispetto’ e ci riconosca quella ‘dignità’ invocati ieri con voto trasversale dal Parlamento europeo”.
Proprio ieri il Parlamento dell’Unione europea, all’interno della risoluzione contro l’omofobia, ha chiesto alla Commissione europea di assicurare che l’iniziativa “Anno 2007 — Uguaglianza per tutti” sia riferita a tutte le forme di discriminazione previste dall’art. 13 del Trattato dell’Unione (Trattato di Amsterdam) che chiede di “combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o ‘origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, ‘età o ‘orientamento sessuale”.
Quella Risoluzione, votata da una maggioranza trasversale sinistra—liberali—Ppe ha registrato il voto di astensione dei deputati della Margherita. Il deputato italiano della Margherita Vittorio Prodi è stato l’unico componente del gruppo Alde (Liberali democratici) a votare, insieme alle destre estreme e ai popolari italiani e polacchi (la gran parte del Ppe ha invece votato a favore) contro un punto della Risoluzione, poi approvato, che chiede di “assicurare che le coppie dello stesso sesso godano dello stesso rispetto, dignità e protezione del resto della società”.