LIBERO AMORE IN LIBERO STATO
Giovedì 2 febbraio 06, ore 18
Avellino, Carcere borbonico
dibattito con
on. Titti De Simone
Marcello Colasurdo
on. Pietro Folena
modera
Saverio Aversa (giornalista di Liberazione)
a seguire
reading a cura di Claudia Iandolo
TAMMSESSION
ORGANIZZAZIONE
Sinistra Europea, Arci, Giovani Comunisti/e, Zia Lidia Social Club, Arcilesbica, Comitato 1° Maggio di S.Potito, I Ken onlus – Napoli, ‘ Ruofolo di S.Angelo a Scala, Rifondazione Comunista
CANDELORA DAY Libero amore in libero stato
Ogni anno, il 2 febbraio, in occasione della Candelora, tutti i "femminielli" da Napoli si ritrovano sul sagrato di Montevergine a intonare canti di ringraziamenti alla Madonna Schiavona al ritmo della "Tammurriata". Secondo una leggenda che si tramanda da secoli, la festa dei "femminielli" sarebbe ancora più antica della costruzione del Santuario stesso e risalirebbe addirittura al 1256, quando due omosessuali furono cacciati dalle mura cittadine per atti considerati osceni e portati sul monte Partenio per lasciarli morire in una giornata ‘inverno. Invece il miracolo si compì, e oltre al sole che squarciò le tenebre i due potettero anche accoppiarsi secondo le leggi di natura. I "femminielli" da anni si recano il 2 febbraio per ringraziare la Madonna per il miracolo compiuto, in una tammurriata di sincretismo religioso tra sacro e profano accettata da tutta la comunità che vi partecipa di vero cuore.
Nel febbraio del 2002 ‘abate del Santuario di Montevergine con un grave atto aveva scacciato i "femminelli" dal sagrato della Chiesa accusandoli di "profanare un luogo sacro, che "le loro preghiere non erano gradite" e urlando "vergogna, vergogna". Già allora ‘Irpinia seppe ribellarsi. Ora speriamo che ‘abate non ripeta gli errori del passato. Noi saremo lì per dire che i "femminielli" non si possono caccciare da Montevergine e per dire che le libertà e non si possono cancellare.
ll Candelora Day è una giornata che parla ai diritti alla dignità alla sessualità e al’amore di ognuno/a. E di fronte al’offensiva teo-cons, viste le ingerenze dalle più alte gerarchie vaticane contro i diritti civili e la laicità, pensiamo che da Avellino e da Montevergine debba venire una spinta dopo le eccezionali mobilitazioni nazionali del 14 gennaio e in vista del corteo in programma a Napoli per ’11 febbraio. Una giornata dei diritti civili, per dire no alla cancellazione della legge sul’aborto per dire si alla pillola RU-486 e ai Pacs.