Benito e Alessandra Mussolini
“’Meglio fascista che frocio’. Con queste parole violente e razziste pronunciate ieri sera a Porta a Porta la neofascista Alessandra Mussolini ha insultato non solo la sua interlocutrice Vladimir Luxuria, a cui va la nostra piena solidarietà, ma la dignità di tutti gli ascoltatori e le ascoltatrici omosessuali del programma di Bruno Vespa, senza che il conduttore intervenisse a censurare in modo adeguato le parole della leader di Alternativa Sociale. La Rai ha passato il segno”.
Con queste parole il presidente di Arcigay, Sergio Lo Giudice, interviene per stigmatizzare il gravissimo episodio di violenza verbale andato in onda ieri sera su Rai Uno.
“La risoluzione contro l’omofobia approvata dal Parlamento europeo il 18 gennaio scorso — ricorda Lo Giudice – ha assimilato l’omofobia, cioè l’avversione antigay, a razzismo, xenofobia e antisemitismo. Tuttavia, purtroppo, nel nostro Paese il pregiudizio razzista antiomosessuale è troppo diffuso, anche nella televisione di Stato, perchè si tuteli come dovuto la dignità dell’identità omosessuale come si farebbe con quella definita dal genere, dall’etnia, o dalla religione”.
“Come avrebbe reagito Bruno Vespa — chiede il presidente di Arcigay – se ad un candidato di colore si fosse dato del ‘negro’? O se si fosse apostrofato come ‘sporco ebreo’ un rappresentante della comunità ebraica, o se si fosse usato contro una donna un pesante insulto relativo alla sua identità femminile? Nessuno osi scambiare l’eleganza con cui Vladimir Luxuria ha incassato il greve insulto con la tollerabilità di una simile barbarie di costumi”.
Nei mesi scorsi, il ministro fascista Mirko Tremaglia ha definito “culattoni” le persone omosessuali in una lettera su carta intestata del suo ministero e l’ex ministro Roberto Calderoli, come alti esponenti della Lega, ha ripetutamente utilizzato termini come “ricchioni “ e “finocchi”.
“È Alessandra Mussolini, la vera ‘impresentabile’ di questa competizione elettorale — conclude Lo Giudice – lei che si è posta a capo di una coalizione neofascista che comprende organizzazioni come Forza Nuova, autrice di un lungo elenco di violenze, non solo verbali, contro i gay. Questi sono oggi gli alleati di Silvio Berlusconi, un reale pericolo per le sorti della democrazia del Paese e un serio rischio di imbarbarimento delle relazioni sociali e civili”.
A seguito dell’ennesima aggressione antigay di Forza Nuova, lo stesso ministro degli Interni Giuseppe Pisanu, parlando alla Camera dei deputati il 14 gennaio 2003, aveva dichiarato: “Si tratta di gesti che sono espressione di metodi violenti, che puntano a condizionare la normale dialettica democratica e, conseguentemente, a degradare i rapporti civili. Perciò, forme di illegalità politica diffusa come quelle praticate da Forza Nuova e da altri gruppi non possono essere più a lungo tollerate”.