La mattina di giovedì 27 luglio 2006 sul muro del Circolo Di Cultura Omosessuale Mario Mieli abbiamo trovato la scritta GAY SUBUMANI.
Ieri pomeriggio in un cortile adiacente la nostra sede una troupe girava un film e gli operai, hanno ritenuto simpatico cantare inni fascisti come BOIA CHI MOLLA, manco fosse il tormentone estivo del momento.
Qualche giorno fa due ragazzi gay, a cui il Circolo Mario Mieli esprime la propria solidarietà, sono stati licenziati dal loro posto di lavoro a causa del loro orientamento sessuale.
Gli episodi sono sì separati, ma purtroppo espressione di un sentire sempre più esteso e di una nuova fascinazione verso tematiche estreme.
Alla luce di questi episodi, ritenendo sempre più inutile e sterile il dibattito che si è creato intorno a un’isola pedonale di 100 metri che qualcuno vorrebbe ribattezzare Gay Street, crediamo che sia sempre più opportuno da parte delle Istituzioni, in collaborazione con le Associazioni glbt presenti sul territorio, un intervento stratificato nella città, mirato al superamento dell’omofobia e che si inizi davvero a riflettere sul perché questi episodi siano sempre meno isolati.
Chiediamo che il Comune di Roma rimuova immediatamente la scritta e la svastica e che le forze dell’ordine si impegnino a trovare i responsabili di un simile rigurgito fascista.