Brescia città aperta

  

Orlando, Comitato provinciale Arcigay di Brescia, esprime la piena soddisfazione per 'approvazione in Consiglio comunale di un Ordine del giorno a sostegno di una legge sui Patti civili di Solidarietà (PACS) che ha ottenuto il sostegno di 15 consiglieri, 8 no e 1 astenuto. 'opposizione non ha partecipato al voto.

Desideriamo ringraziare sentitamente i gruppi consiliari dei Democratici di Sinistra, dei Socialisti Democratici Italiani, dei Verdi e della lista Civica per il sostegno convinto e per 'appoggio a questa battaglia di civiltà, maturati da una concezione laica e non dogmatica della politica.

Oggi Brescia ha fatto un passo avanti: è la prima città in Italia ad approvare u'Ordine del giorno di questa portata, che vuole offrire garanzie ad una fascia della popolazione che ne è ancora priva, senza ledere in alcun modo diritti altrui. Un passo coraggioso, che si spinge al di là di logiche concertative e dorotee a cui troppo spesso la politica ci ha abituati, per affermare il primato dei diritti civili e il principio del'uguaglianza giuridica dei cittadini di fronte alla legge.

Ci spiace che 'opposizione di centro destra abbia utilizzato motivazioni che sfiorano il razzismo, riprendendo vecchi concetti del “contro natura” e del' “immoralità”, parlando di adozioni alle coppie omosessuali (che il pacs non prevede), delineando catastrofi e rivoluzioni sociali decisamente inverosimili. In tutta Europa leggi di questo genere, in alcuni casi molto più avanzate, sono già state approvate innescando un evidente processo di miglioramento della convivenza civile. Ci dispiace che, volutamente, si siano confusi pacs e matrimonio, due istituti giuridici separati e distinti. Nessuno di noi ha mai messo in discussione il modello familiare, che vogliamo sia tutelato, semplicemente il PACS è qualcosa di diverso. Fra le altre cose appare inutile ricordar loro che 'omosessualità è una condizione di vita, non una scelta voluta. Stupisce che questi convinti avversatori dei PACS si astengano poi dal voto, allo scopo di fare uno sgambetto alla giunta, incoerenza che registriamo con soddisfazione!

Dispiace che la maggioranza si sia presentata divisa. La Margherita ha ribadito in questa sede una posizione di netto rifiuto, con argomentazioni tecnico-giuridiche degne di un amministratore, ma più adatte più al'approvazione di un bilancio che a una discussione che aveva come oggetto rapporti umani. Votando compatta contro 'ordine del giorno, ci ha proposto 'ennesimo punto di domanda sui contenuti e i valori costitutivi del futuro partito democratico.

Stupisce la posizione del sindaco Paolo Corsini (DS), in aperto dissenso dal gruppo consiliare del suo partito e schiacciato sulle posizioni della Margherita. “Il costume e la sua evoluzione non possono innalzarsi a norma”, ha affermato. Dispiace dovergli ricordare ( soprattutto a un sindaco di “sinistra”) che le coppie di fatto, così come 'omosessualità non sono fenomeni di costume, ma realtà ben presenti e radicate nel tessuto sociale. Dipingerle in questo modo appare offensivo e ingeneroso verso persone che vivono il loro rapporto 'amore al di fuori del matrimonio, o per scelta o per mancanza di istituti giuridici che lo tutelino Il suo voto contrario appare sordo alle nuove istanze sociali che rivendicano attenzione, anche nella nostra (e sua) Città.

Ci fa piacere aver condiviso questo successo con D.G. che la settimana scorsa ha subito u'aggressione omofoba: la casa che a Mazzano condivide con la sua compagna è stata devastata da ignoti. La sua presenza in Consiglio comunale è stata un atto dignitoso di protesta e denuncia.

Oggi Brescia è un p' più civile, grazie ad una sinistra che finalmente ci appare tale. Arcigay ringrazia, gioisce e rilancia, convinta che 'obiettivo del'uguaglianza e della piena cittadinanza necessiti ancora di un lungo percorso. Anche se oggi a Brescia si è fatto un deciso passo avanti!

Leggi 'Ordine del Giorno approvato dal Comune di Brescia


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