Inizia il conto alla rovescia per la nuova edizione di Gender Bender Festival, che anche quest’anno presenterà quanto di meglio arti visive e danza, teatro e cinema (ma anche televisione, musica e letteratura) hanno prodotto giocando con maschile e femminile, genere e identità.
Arti visive
Per la quarta edizione la sezione Arti Visive presenta il progetto Speaker’s Corner, dedicato esclusivamente alle arti contemporanee, nel quale artisti internazionali presenteranno i loro lavori incontrando il pubblico. Ospite d’eccezione Katarzyna Kozyra, artista polacca, menzione speciale della giuria della Biennale d’Arte di Venezia (1999) che, in anteprima assoluta e in esclusiva per la città di Bologna, presenterà una nuova creazione a cavallo tra performance e videoarte, ispirata alla figura di Farinelli, il celebre soprano del diciottesimo secolo.
Sempre a Speaker’s Corner Grayson Perry, altro ospite d’eccezione, vincitore del prestigiosissimo Turner Prize nel 2003, che presenta, per la prima volta in Italia, il documentario prodotto da Channel 4 Why Men Wear Frocks, dedicato alla sua vita e alle sue opere. Grayson Perry, ceramista e scultore, alterna la propria identità maschile a quella femminile di Claire, alter ego spesso protagonista delle sue opere. Le sue sculture sono prevalentemente vasi in ceramica smaltata, esteticamente impeccabili, in realtà veicolo di messaggi sociali molto forti.
Speaker’s corner dedica, inoltre, un’importante spazio ai film d’artista, presentando in anteprima italiana una selezione di lavori tratti da Destricted, film scandalo dell’ultima edizione del festival di Cannes, nel quale 7 artisti visivi, fotografi e registi contemporanei hanno realizzato altrettanti cortometraggi esplorando il sottile confine tra arte e pornografia.
A Gender Bender i cortometraggi Hoist di Matthew Barney, artista celebre per il ciclo Cremaster presentato interamente dal festival lo scorso anno; Balkan Erotic Epic di Marina Abramovic; Impaled di Larry Clark, e Death Valley della star dell’art system inglese Sam Taylor-Wood. Fuori programma, della stessa artista, anche Misfits: cortometraggio realizzato nel 1996 da Sam Taylor-Wood con la popstar Kylie Minogue che si esibisce mimando in playback la voce di Alessandro Moreschi, solista del Coro della Cappella Sistina di Roma, l’unico castrato di cui sia stata fatta una registrazione della voce, nel 1904.
La selezione di Speaker’s Corner presenta, infine, due lungometraggi d’artista: 2 Girls dell’artista turco Kutlug Ataman, una delle presenze più importanti dell’attuale scena artistica internazionale, finalista al Turner Prize e vincitore del prestigioso Carnegie Prize nel 2004; e Top Spot di Tracey Emin, artista tra le più note nel gruppo dei YBA (Young British Artists) emerso nel corso degli anni Novanta.
Teatro
Gisèle Vienne e Ane Lan sono gli ospiti d’onore per la sezione Teatro, che quest’anno sottolinea il legame tra danza e performance. Coreografa francese, Gisèle Vienne presenta Une belle enfant blonde / A young, beautiful blonde girl, in la messa in scena di un crimine (o la sua ipotesi) in presenza di un auditorio composto da bambole, in scena una danzatrice, un attore in abiti femminili e Catherine Robbe-Grillet, moglie del celebre scrittore e regista cinematografico Alain Robbe-Grillet. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con Xing. Tableaux vivants in un’ambientazione pop, naif, ordinaria per le performance di Ane Lan, artista norvegese già ospite alla Biennale di Teatro di Venezia diretta da Romeo Castellucci (2005). A Gender Bender Ane Lan presenta Migrating Birds e Dream Chamber, azioni sceniche di breve durata per quadri di silenzio, di estraneità, di incongruenza, ma anche di glaciale giudizio politico.
Danza
Foofwa d’Imobilitè è protagonista, invece, della sezione dedicata alla Danza. Ex componente della Merce Cunningham Dance Company, da anni sviluppa un percorso creativo autonomo contrapponendo coreografie (spesso virtuose) a video e testi declamati in scena, lungo un dialogo continuo tra i registri del serio e del comico. A Gender Bender lo spettacolo Un-Twomen-Show, dedicato alla storia del tango, in scena col ballerino e coreografo Thomas Lebrun
Hidden Cameras
Musica
La sezione Musica, realizzata in collaborazione con i club Covo ed Estragon, porta a Gender Bender gli Hidden Cameras. I "Polyphonic Spree Gay" – come sono stati definiti – vengono da Toronto e sono un collettivo di tredici persone, capitanate da Joel Gibb, genio fondatore, autore, cantante ed unico membro effettivo della band. In concerto, propongono una spumeggiante miscela di sapori sixties e di travolgenti ballate.
Party
I Party completano il programma musicale di Gender Bender: ben 4 feste in 7 giorni con DJ e live set internazionali. Ecco i nomi: Christopher Just rivelazione della Gigolò Records, ghost writer per le Chicks on Speed, per il party di Halloween Just porta inoltre dalla sua città natale il trio femminile (ma qualche dubbio è lecito) Menstruation Monsters, che promette un travolgente live set tra glam e trash e le invenzioni technopop del produttore. Imperdibile anche il dj set di Gloria Viagra, che, oltre all’attività di performer assieme a Katarzyna Kozyra, si esibisce regolarmente a Berlino con la sua band SqueezeBox con due nomi e stili diversi.
Incontri
Gender Bender dedica, inoltre, un omaggio a Paolo Poli, invitando il grande attore e performer ad incontrare il pubblico durante il festival e presentando una selezione delle sue apparizioni televisive più belle.
Cinema
Come ogni anno, inoltre, per la sezione Cinema, il festival presenta una selezione tra i migliori prodotti cinematografici inediti, in gran parte selezionata dai più importanti festival internazionali.