Vivibilità omosessuale e realtà bresciana

  
Arcigay Orlando di Brescia

Arcigay Orlando di Brescia

La minoranza omosessuale della nostra realtà comprende, presumibilmente, 50.000 gay e lesbiche. Siamo inseriti in un contesto particolare di cui è curioso valutare la vivibilità. La presenza di due associazioni di tutela (Arcigay Orlando e Pianeta Viola) offre certamente una buona rappresentantatività alla comunità gay e garantisce una forte presenza socio politica.

I luoghi di ritrovo esistono: tre discoteche (Trap, Art e Out Limits), un bar (Re Desiderio) ed una sauna (Splash club).

Difficile il rapporto con la politica, che continua a ignorare le nostre sollecitazioni e proposte ed ha più volte dimostrato una melassosa solidarietà a cui non sono seguiti gesti coraggiosi e concreti sul piano del diritto alla cittadinanza.

Il mondo del lavoro è ancora una realtà problematica: discriminazioni e licenziamenti non sono infrequenti. La cultura ci offre pochi spazi: le principali agenzie di informazione locale ignorano e censurano.

Se la realtà cittadina appare più vivibile, più difficile è abitare in provincia, dove la pressione sociale è più pesante, gravata da una forte cultura cattolica.

Tutti questi elementi contribuiscono a ghettizzare la comunità gay, rendono quasi impossibile una scelta di visibilità e impediscono la tranquillità di vita delle persone omosessuali.

Considerazioni che certo non ci scoraggiano e ci rendono più determinati nella nostra lotta di liberazione e promozione sociale, consapevoli che i diritti vanno sì pretesi, ma anche conquistati. Se è vero che la tutela delle minoranze costituisce un buon metro di paragone per valutare il tasso di democraticità di una società, Brescia e i bresciani devono scuotersi dal loro torpore, per non rischiare di perdere il treno della civiltà.

Luca Trentini
Presidente di Orlando
Comitato provinciale Arcigay Brescia


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