Mercoledì 15 novembre gli spettatori di Porta a porta hanno avuto il piacere di conoscere volto e nome di quella che fin qui abbiamo chiamato “Daniela”. Doriana Di Giovanni, vittima delle molteplici aggressioni omofobe di Mazzano è stata infatti ospitata nel salotto di Vespa a raccontare la sua difficile situazione di discriminazione.
Fa davvero piacere, per chi si trova ad operare per i diritti e la tutela delle persone omosessuali, vedere che ‘è finalmente qualcuno che trova il coraggio di rivendicare ad alta voce il proprio diritto al rispetto e la propria dignità personale. Quello che appare straordinario è la forza e la determinazione con cui proprio lei, vittima di atti intimidatori, si sia resa protagonista in prima persona di un atto di civile ribellione, spendendosi a livello nazionale per dare voce e forza alle mille vittime silenziose che anche nella nostra provincia continuano a subire pressione sociale e violenza di diverso tipo.
Siamo orgogliosi di essere al suo fianco in questa battaglia per la dignità di ogni diversità e per la difesa e la tutela di tutte le persone vittime del razzismo. Tanto coraggio e caparbietà andrebbe premiata con una naturale solidarietà, mentre invece le istituzioni continuano a far finta di niente, a tacere il problema e a lasciarla da sola.
Ma Doriana sola non è: la società civile di tutta Italia si è già mobilitata per far pressione sul’Amministrazione di Mazzano chiedendo atti concreti di partecipazione e condanna. Continuare a stare in silenzio significa evitare di affrontare il problema senza risolverlo realmente ma, in situazioni come questa, continuare a tacere potrebbe apparire addirittura, agli occhi di questi scellerati, un tacito assenso.
Luca Trentini
Presidente Arcigay Orlando – Brescia