Si è chiusa il 4 novembre la quarta edizione del Festival Internazionale Gender Bender, certamente 'edizione di maggior successo.
Gender Bender 4
In una settimana il festival ha espresso arti visive, teatro, danza, musica, installazioni, performance e la pubblicazione di Progetto Petrolio, u'indagine di studiosi e critici sul romanzo incompiuto di Pier Paolo Pasolini a cura di Paolo Salerno.
Soprattutto il festival ha visto un grande successo di pubblico, per noi motivo di grande soddisfazione e orgoglio. La quarta edizione di Gender Bender ha superato, nei primi cinque giorni di programmazione, le 8000 presenze, raggiunte nella scorsa edizione con 'intero calendario, che prevedeva sette giorni di eventi.
Ci piacerebbe che Bologna vivesse più manifestazioni come questa, momenti in cui la città vive proposte culturali e artistiche che la rendono ricca e interessante.
Registriamo con piacere che anche dalla Curia seguono con attenzione (pur non apprezzandole) le nostre iniziative; ci piacerebbe che questo interesse si traducesse anche in una partecipazione e in un confronto diretti, così da evitare nel futuro imbarazzanti equivoci: co'è noto ai più, le identità di genere non dipendono solo da elementi biologici, ma anche da elementi culturali e sociali non riconducibili ad un binarismo maschio/femmina.
' proprio su questo tema che Gender Bender fornisce strumenti di riflessione: sul desiderio, 'amore e la sessualità, sulla libertà del'uomo e della donna, senza imporre punti di vista, ma confrontando pensieri e visioni diverse. Monsignor Vecchi e la Curia sono di altro avviso. Bene, dialoghino senza scomuniche o censure dimostrando che la Chiesa Cattolica è entrata in u'età adulta.
