Tutti diversi, tutti uguali

  
Tutti diversi, tutti uguali

Tutti diversi, tutti uguali

Tutti diversi, tutti uguali: per conoscersi, capirsi e imparare a lavorare insieme valorizzando le differenze. Sotto l’egida del Consiglio d’Europa, il Forum Nazionale dei Giovani, che rappresenta oltre due milioni di ragazzi presenti in oltre 50 associazioni italiane, scende in campo il 10 dicembre, "Giornata mondiale dei Diritti Umani", in 10 città italiane. Obiettivo: rilanciare la storica campagna civile "All different, all equal": «Contro il razzismo, la xenofobia, l’antisemitismo e qualsiasi altra forma di intolleranza». Stand, banchetti e workshop per creare gruppi di lavoro e costruire, entro la primavera 2007, una rete giovanile italiana di 100 città impegnate nell’educazione ai diritti.

L’iniziativa, estesa su scala europea, in Italia toccherà Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Vicenza, Salerno, Bari, Reggio Calabria e Palermo. Oltre alla mobilitazione nazionale ("10×10=100 piazze") del 10 dicembre, la campagna vivrà altri due giorni di particolare intensità a Torino: la città ospiterà infatti l’11-12 dicembre un convegno internazionale sulla tutela delle minoranze, e il 12 dicembre, alla sera, la festa-concerto "I have a dream" al palasport Ruffini (ingresso gratuito).

Nel segno di Martin Luther King, cui sarà dedicato un singolare tributo artistico, saliranno sul palco gli artisti dell’Orchestra di Piazza Vittorio e i Rezophonic, il super-gruppo creato da Mario Riso per sostenere l’iniziativa dell’Amref a favore dell’Africa, nel quale militano nomi di primo piano della nuova musica italiana, come Subsonica, Roy Paci, Morgan, Negramaro, Articolo 31, Verdena, Madaski, Negrita e molti altri.

«"Tutti diversi, tutti uguali" — spiega Paolo Campione, portavoce del Tavolo di lavoro che organizza la campagna europea con il sostegno del ministero degli esteri e di quello della solidarietà sociale — nasce per iniziativa per Consiglio d’Europa e si propone di diffondere tra i giovani la cultura della difesa dei diritti delle minoranze, attraverso una rete europea di gruppi e attività condivise con le istituzioni». Domenica 10 dicembre il lancio di "All different, all equal" interesserà le prime dieci città italiane coinvolte nell’iniziativa "10×10=100 piazze": «Partiamo da questi primi dieci capoluoghi — aggiunge Campione — per poi arrivare, entro il maggio 2007, a costruire una rete italiana di associazioni, singoli cittadini e istituzioni, estesa in 100 città».

Obiettivo, informare e coinvolgere ragazzi e gruppi, «specie i non addetti ai lavori, le persone e le associazioni non militanti», impegnandoli anche con worskhop sulla base del modulo "Compass", un manuale dei giovani del Consiglio d’Europa per promuovere l’educazione ai diritti. «L’intento è di diffondere tra i giovani e attraverso i giovani la cultura della difesa dei diritti delle minoranze e del valore della diversità, fino a creare un grande network europeo», spiega Ilaria Olimpico, tra i promotori dell’iniziativa: «I giovani, raggiunti dalla campagna che stiamo conducendo — conclude Ilaria — potranno così essere protagonisti della battaglia civile per la difesa delle minoranze, attraverso scambi continui e attività culturali e sociali».

Se ne parlerà più in dettaglio l’indomani a Torino, città scelta come fulcro del lancio della campagna italiana, grazie anche all’impegno del Comune e della Regione Piemonte. Sarà Cristian Carrara, portavoce del Forum nazionale giovani, a presentare "All different, all equal" al simposio internazionale ospitato in diversi spazi della città: nell’arco due giorni, 11 e 12 dicembre, sui temi della tutela delle minoranze si misureranno esponenti politici italiani (da Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay, al cattolico Giampiero Leo), portavoce di espressioni religose come Daniele Nahum (giovani ebrei italiani) e Osama al-Saghir (giovani musulmani d’Italia), voci come quella di Jasna Magic ("Young Women from Minorities") e Daniela Sironi (Comunità di Sant’Egidio), nonché associazioni giovanili, accademici, operatori e dirigenti europei del programma "All different, all equal", impegnati in una "rivoluzione culturale" che, partendo dalla scuola, contribuisca a creare nuovi linguaggi di convivenza e nuovi strumenti di partecipazione, come il "co-management".

«Grazie al co-management, i giovani lavoreranno finalmente alla pari con le istituzioni, senza più essere né subalterni né semplicemente assistiti, proponendo progetti e co-gestendoli in prima persona, insieme ai referenti istituzionali», spiega Emilia Astore, promotrice della campagna e attivista di Giosef ("giovani senza frontiere"), associazione torinese che si occupa di scambi internazionali. «Torino — aggiunge — è la città italiana che vanta il maggior numero di ong, e dispone di una solida cultura giovanile: per questo è stata scelta come sede del simposio internazionale e dell’attesissimo concerto, che sarà un’autentica festa, aperta a tutti».

I primi calcare il palco del Pala-Ruffini, alle ore 21, saranno gli attesissimi mattatori dell’Orchestra di Piazza Vittorio, diretta da Mario Tronco degli Avion Travel e rilanciata dal freschissimo fim-documento di Agostino Ferrente che a Roma sta spopolando al Sacher Film Festival di Nanni Moretti. Musicisti provenienti da Tunisia, Ecuador, Senegal, India, Cuba, Romania, Argentina, Egitto, Germania, Marocco, Usa e Italia animeranno una coinvolgente session multietnica fondendo stili e culture musicali.

Gran finale coi Rezophonic, l’ensemble creato da Mario Riso per sostenere le campagne dell’Amref a favore dell’Africa; nel segno della solidarietà, sotto la sigla "Rezophonic" militano i nomi di maggior spicco del nuovo panorama musicale italiano, molti dei quali interverranno al concerto di Torino: tra questi, oltre allo stesso Riso, Madaski e musicisti di Linea 77, Bluvertigo, Africa Unite, Shandon nonché Saturnino Celani, storico bassista di Battiato e Jovanotti. A loro si aggiungeranno artisti di gruppi come Deasonica, Movida, Extrema, Ffd, Nikki di Radio DeeJay e altri ancora: la lista è destinata ad allungarsi di ora in ora e non si escludono "visite" dell’ultimo minuto.

Musicisti "a sorpresa" animeranno l’intenso tributo a Martin Luther King ideato da Libre, il gruppo creativo torinese responsabile della direzione artistica dell’intera manifestazione: le leggendarie parole di "I have a dream" si trasformeranno in una performance intensa e trascinante grazie alla voce dell’americana Kate Hannah Weinrieb e alla musica composta per l’occasione da Gilberto Richiero. «Il sigillo dell’emozione — spiega Matteo Dispenza, presidente di "Libre" — restituirà il sapore più vero di questa autentica festa corale e civile, di musica e parole, nel segno della speranza: "tutti diversi, tutti uguali", per davvero, cominciando da Torino».

www.tuttidiversituttiuguali.it


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