Andreotti, anacronismo vivente

  
Giulio Andreotti

Giulio Andreotti

"Se la cosiddetta modernit' vuol dire che addirittura si possa legiferare sulle unioni tra persone dello stesso sesso, si ' veramente fuori dal giusto. Nel disegno di legge '' questo grosso problema: ' l' dove si parla delle unioni di fatto tra persone'anche dello stesso sess'. Questa cosa non mi va gi'".

' secco il giudizio di Giulio Andreotti, intervistato dal Corriere della Sera, sui Dico. Al centro del suo no, la questione delle coppie omosessuali.

"Non sarebbe male – sottolinea Andreotti, politico cattolico per eccellenza – se tutti, compreso Prodi, si andassero a rileggere Dante: i sodomiti nella Divina Commedia finiscono al'inferno. Non '' un quarto girone che si crea per decreto legge". Andreotti vive poi con preoccupazione "la portata generale che hanno i Dico" guardando, in particolare, alle aspre critiche avanzate dalla Chiesa. E giudica poi negativamente 'opportunit' di mettere in campo proprio ora il provvedimento.

"Tra tanti problemi urgenti, interni e internazionali – spiega – perch' metterne in campo uno come questo che non ha una scadenza particolare?". Per i Dico, dunque, il senatore a vita auspica un ripensamento. "'' da avere rispetto della Costituzione – dice Andreotti – ' la Costituzione che d' alla famiglia un ruolo essenziale ed esplicito, con particolare tutela delle famiglie numerose".


La replica del presidente onorario Arcigay Franco Grillini

Andreotti ci ha preso gusto a sparare a zero su omosessuali e omosessualità. Oggi addirittura chiede di escludere le coppie dello stesso sesso dai DICO, ben sapendo che senza riconoscere i diritti di tutti i DICO non avrebbero senso.

D’altra parte Andreotti la questione omosessuale la conosce bene visto che la Democrazia cristiana è stato il partito che ha avuto più omosessuali al suo vertice. Com’era possibile?

Semplice: la DC era il trionfo dell’italica ipocrisia, del si fa ma non si dice, del si è ma non lo si sbandiera.

Per di più un omosessuale che fosse stato Ministro, Deputato, Segretario della DC o magari anche Presidente della Repubblica passava come colui che sacrificava la sua vita familiare all’impegno totale per politica e partito, quindi come un santo, o un martire che dir si voglia.

Andreotti è uomo di altri tempi, incapace di comprendere la modernità e le nuove identità: è un anacronismo vivente.

On. Franco Grillini
Deputato Ulivo


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