Una carta contro le discriminazioni di genere

  

FIRENZE – ”Un intervento che punta, grazie a risorse aggiuntive, finanziate grazie al Fondo sociale europeo, ad estendere le opportunità di occupazione a quante più persone possibile e, in particolare, a transessuali e transgender che hanno grandi difficoltà a trovare o a ritrovare un lavoro”.

Così l’assessore all’istruzione della Regione Toscana, formazione e lavoro commenta la delibera con cui la giunta regionale, nella sua ultima seduta, ha stanziato, 150 mila euro per estendere alle persone transessuali e transgender la sperimentazione già avviata con ILA (Individual learning account), la carta prepagata destinata alle fasce deboli del mercato del lavoro. “Per ora — afferma l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro – sperimenteremo questa nuova estensione della carta appoggiandoci al centro per l’impiego di Pistoia, provincia già interessata dalla positiva esperienza di ILA. Ci riserviamo, se avrà successo, di riproporla su scala più vasta, convinti che costituisca un arricchimento delle politiche per l’occupazione, anche in termini di risorse, proprio perché indirizzato in maniera mirata su una fascia di popolazione a forte rischio disoccupazione. Già da ora, comunque, tutti i residenti in Toscana potranno accedervi”.

Lo strumento della carta prepagata servirà a rendere più flessibili e adattabili ai bisogni individuali i percorsi formativi di coloro che hanno sofferto o sono in cura per disturbi di indentità di genere e che non lavorano, o che lavorano ma incontrando grandi difficoltà e con contratti spesso atipici e precari. “A chi invoca misure per l’occupazione per tutti i cittadini toscani, questa dovrebbe suonare come una iniziativa di civiltà, diretta, appunto, a questi concittadini, che sono uomini e donne toscani e che si pensa di sottrarre, in questo modo, alla precarietà o, peggio, alla strada”.

“Destinatari di questo provvedimento spiega anche l’assessore all’attuazione dello Statuto – sono persone con un disturbo del'identità di genere accertato clinicamente, che crea loro pesanti difficoltà e li mette a fortissimo rischio di esclusione sociale, specie nella delicata fase di passaggio da un sesso al'altro, in cui non sempre 'è, purtroppo, il sostegno della famiglia di origine ed il rischio di cadere nella prostituzione è alto. Siamo intervenuti proprio su questo disagio sociale, dando a queste ragazze ed a questi ragazzi opportunità di ricrearsi una propria professionalità nel mondo del lavoro. In quest’ottica l’assessorato alle riforme istituzionali è fortemente impegnato ed ha attivato una task force per combattere discriminazioni di gay, lesbiche e transessuali, e in generale per costruire una Toscana dei diritti e delle pari opportunità per tutti e tutte”.

Grazie alla carta prepagata ciascun titolare avrà a disposizione 2500 euro, da spendere in due anni ed erogate in tranche da 500 euro l’una), che gli consentiranno di partecipare ad attività formative che ciascuno sarà libero di scegliere, con l’ausilio di tutor, in modo mirato, secondo il proprio personale progetto.

Con il provvedimento vengono stanziati 150 mila euro a favore della Provincia di Pistoia, che gestirà le azioni legate all’ILA attraverso i centri per l’impiego. Tutte le attività formative sono ammesse, purchè abbiano carattere strettamente personalizzato e rilascino un certificato finale in regola con le norme stabilite dalla Regione. Fondamentale il ruolo dei Centri per l’impiego: è attraverso il centro che vengono reclutati i titolari di carta prepagata ed è con il personale del centro che ciascun titolare dovrà costruire il proprio percorso. I beneficiari sono, come si è detto, le persone transessuali o transgender residenti nel territorio regionale, in possesso di idonea certificazione medica, rilasciata dai centri di riferimento individuati dal servizio sanitario regionale.


Comunicato Arcigay Toscana 31.05.07

La Giunta Regionale ha deliberato un progetto atteso da tempo per l’inserimento lavorativo e la formazione di persone transessuali, destinando 150.000 Euro complessive ad interventi formativi, di orientamento professionale e di inserimento lavorativo, tramite il sistema innovativo della carta “Ila”.

“Questo progetto dà gambe alle leggi regionali, considerate innovative e alla stregua della legislazione europea in merito e ne sono davvero contento” dice il presidente di Arcigay Toscana, Bert d’Arragon.

“Spesso le persone transessuali, uomini e donne che hanno cambiato sesso perché vivevano con grossi problemi la loro identità sessuale, hanno delle difficoltà enormi a trovare lavoro. Qualcuno ha paura che il progetto sottrarre soldi agli interventi per i disoccupati, ma questo non è vero: apre semplicemente i servizi destinati alla cittadinanza anche alle persone transgender in modo adeguato. La sperimentazione di questo progetto sarà affidato alle Istituzioni e prevede una bella collaborazione tra Centri per l’impiego, Asl e le associazioni delle persone transessuali.

Attualmente molti transgender sono costretti a guadagnarsi da vivere nei modi più disperati — con questo progetto la Regione sta facendo un passo nella direzione giusta: togliere dal rischio dell’illegalità persone fragili ed aiutarle ad inserirsi in un contesto sociale e lavorativo regolare e produttivo.”

Bert d’Arragon
Presidente Arcigay Toscana
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