5 milioni, nuovo pride-record a San Paolo

  

San Paolo, 26 maggio 2008

Sono stati cinque milioni, secondo gli organizzatori, i partecipanti al gay pride di San Paolo del Brasile, la più grande parata dell’orgoglio omosessuale del mondo che si è conclusa dopo 10 ore di sfilata sulla Avenida Paulista nelle prime ore del mattino.

Secondo i media locali, si è trattato di un "vero carnevale", con una folla di persone vestita di colori sgargianti che ha cantato e ballato samba e techno music.

Le bandiere dell’arcobaleno, scelte a simbolo della comunità gay, hanno riempito le strade in festa. Il coordinatore dell’evento, Manoel Zanini, ha sottolineato che la 12ma Gay Pride Parade oltre alle celebrazioni ha posto l’accento anche sulla discriminazione: erano in molti con cartelli che protestavano contro l’omofobia "che uccide", ha detto, rivendicando i "diritti degli omosessuali".

"Una festa così da’ molta speranza ai gay degli altri paesi", ha commentato Nikolai Alekseev, l’organizzatore del gay pride di Mosca dove i partecipanti negli ultimi anni sono stati attaccati da delinquenti e polizia. A San Paolo ci sono stati 98 casi di violenze anti-gay tra gennaio e aprile. Quest’anno il Gay Pride ha ricevuto tra l’altro un contributo di circa 470 mila dollari dalla Petrobras, l’azienda petrolifera di stato.

San Paolo, 9 giugno 2007

SAN PAOLO – Più di tre milioni di persone in piazza per quella che è stata la manifestazione gay più grande del mondo. ‘undicesima Parata del’orgoglio di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (Glbt), tra festa, trasgressione e provocazione, ha invaso la centralissima Avenida Paulista di San Paolo del Brasile. Una folla immensa e colorata, ha ballato con i ritmi di samba e rock, sparati dai’trios eletrico’, ovvero dai tir carichi di amplificatori e altoparlanti. E la manifestazione ha avuto, per la prima volta, anche grandi sponsor.

‘anno scorso al’evento avevano partecipato due milioni e mezzo di persone e la parata era entrato nel Guinness dei primati. Ques’anno, dunque, si è stabilito il nuovo record, grazie anche ad una giornata si sole con una temperatura media di 25 gradi. "Siamo la più grande parata gay del mondo per il terzo anno consecutivo", ha detto fiero il presidente della manifestazione, Nelson Mathias. La Parata Gay di New York ‘anno scorso aveva attratto’sol’ un milione e mezzo di persone.

"Il Brasile è un Paese con sempre meno pregiudizi", ha detto il sindaco di San Paolo, Gilberto Kassab, nel’inaugurare le grande marcia della terza città più popolosa del pianeta. Gli organizzatori calcolano che oltre 300 mila persone siano arrivate per ‘occasione da altre città brasiliane.

L’enorme massa ha formato un corteo che si è esteso per oltre quattro chilometri, mandando in tilt il traffico in città: vistose drag queen, donne vestite da Wonder Woman. E anche qualche, immancabile, provocazione, come un sosia di Benedetto XVI con la stola e la mitra del Papa, accompagnato dal suo compagno vestito da vescovo.

Il tema della parata di ques’anno è stato e ‘appoggio del’presidente operai’ Luiz Inacio Lula da Silva è stata la più importante novità. Per la prima volta, inoltre, ‘evento ha avuto grandi sponsor come la banca federale’Caixa Economic’, il ministero del turismo e il gigante petrolifero brasiliano’Petrobra’. E molte ong, associazioni e sindacati hanno contribuito rendendo possibile un maggior numero di’trios eletrico’.

L’ex sindaco di San Paolo e oggi ministro del turismo, la sessuologa Marta Suplicy, ha esclamato felice:"Oggi siamo tre milioni nel’Avenida Paulista: la parata gay ha superato il Gran Premio di Formula 1 come maggior evento della città". In un sondaggio realizzato dalla segreteria speciale del presidente Lula per i diritti umani, il 59 per cento dei partecipanti alla parata gay del’anno scorso ha dichiarato che nella sua vita è stato almeno una volta vittima di aggressione perché omosessuale.

Ma i pregiudizi sono duri a morire. Giovedì scorso nella metropoli paulista, un milione di persone sono scese in piazza a San Paolo con lo slogan "Vade retro Satana. Vade retro omosessualità". La cosiddetta’marcia di Gesù’, era stata organizzata dagli evangelici. In un sondaggio realizzato dalla segreteria speciale del presidente Lula per i diritti umani, il 59 per cento dei partecipanti alla parata gay del’anno scorso ha dichiarato che nella sua vita è stato almeno una volta vittima di aggressione perchè omosessuale.


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