Uno striscione di protesta contro il Pride
GERUSALEMME – Alcune migliaia di persone hanno partecipato il 21 giugno 2007 alla sesta edizione del corteo annuale della comunità omosessuale a Gerusalemme, sotto la protezione della polizia che ha tenuto a bada il rischio rappresentato dagli ebrei ortodossi e dal'estrema destra. "Siamo venuti per difendere una causa – ha detto Tal Weisberg, 48 anni – che è quella della libertà 'espressione e della democrazia. Gerusalemme è anche la nostra capitale, e abbiamo il diritto di sfilare".
Il corteo di Gerusalemme, iniziato alle 17 (le 16 in Italia) ha sfilato lungo il viale Re David, nel centro della città. I manifestanti sono giunti da tutto il Paese, con le bandiere arcobaleno insieme a quelle di Israele. Non sono mancati, come in ogni Gay Pride, gli abiti colorati e i transessuali vestiti in modo vistoso, ma anche partecipanti con cappellini e ombrelli rosa, per difendersi dal sole.
Annullata al'ultimo momento la grande festa prevista per la fine della sfilata nei Giardini del'Indipendenza, a causa di uno sciopero a sorpresa dei vigili del fuoco, e quindi per ragioni di sicurezza.
Per 'occasione, la polizia aveva mobilitato 7000 uomini dentro e intorno alla città, ma solo poche centinaia di ebrei ultraortodossi hanno partecipato alla contromanifestazione organizzata nella parte nord di Gerusalemme, accontentandosi di recitare salmi e preghiere di lamentazione. Alla vigilia della manifestazione, i rabbini della corrente ultraortodossa della "Eda Haredit" avevano lanciato contro i partecipanti una maledizione cabbalistica.
Nel 2005, un ebreo ultraortodosso aveva ferito tre manifestanti, e nel 2006 lqa marcia era stata annullata per paura di episodi di violenza. Questa volta si registra un arresto: quello di un uomo di 32 anni, ebreo ultraortodosso, fermato perché trovato in possesso di un ordigno artigianale a poche ore dal'inizio del corteo.