In occasione della pausa estiva vorremmo dare alcuni consigli al Governo Prodi, in particolare ad alcuni suoi ministri, affinché si impegnino a ripassare alcune tematiche ed approfondire alcuni temi che durante questo primo anno di mandato sono stati trascurati.
In cima alla lista delle priorità che il Ministro Beppe Fioroni dovrà affrontare con la ripresa dell’anno scolastico, è l’onda crescente del bullismo omofobico nelle scuole. Dopo il caso drammatico di Matteo, il ragazzo di Torino che si è ucciso perché ritenuto gay, e il caso dello studente di Gela, è necessario che si intervenga con provvedimenti concreti atti a frenare i soprusi. Invece Fioroni rilascia solo laconiche dichiarazioni e il suo immobilismo appare come una colpevole volontà d’omissione.
Al Ministro Giovanna Melandri si impegni e studi su come arginare il disprezzo omofobico diffuso nel mondo dello sport. In molti paesi europei i governi hanno promosso campagne ed iniziative concrete in accordo con le federazioni sportive, coinvolgendo atleti famosi come testimonial. In Italia è inoltre preoccupante che neo nazisti e neo fascisti siano alla testa di gruppi di ultrà che non perdono occasione per esporre negli stadi striscioni razzisti ed omofobi.
Al Ministro Massimo D’Alema chiediamo di essere sempre vigile al tema del rispetto dei diritti civili e delle libertà personali nel mondo. Troppi stati annoverano l’omosessualità come reato punito con la pena capitale. Tra questi l’Iran, su cui il nostro governo ha intrapreso una positiva pressione affinché siano bandite le esecuzioni capitali nei confronti di persone accusate di reati sessuali.
Al Ministro Giuliano Amato ricordiamo che da molti anni nel suo ministero è stato raccolto un corposo dossier sulle formazioni dell’estrema destra italiana che, come è stato accertato da diverse procure, sono impegnate in continui atti di intimidazione, violenze, atti vandalici contro persone e sedi lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender). Attendiamo che il governo si decida a pronunciarsi sulla necessità di procedere alla messa fuori legge di queste organizzazioni.
Al Ministro Clemente Mastella servirà studiare le ultime sentenze della Cassazione e della Corte Costituzionale. La recente vicenda del camionista milanese assolto per aver abbandonato la compagna, dopo 15 anni di convivenza e malata di cancro, e averla lasciata morire senza che egli abbia mai prestato assistenza, la dice lunga sull’urgenza di una legge che tuteli il soggetto più debole della coppia. Non dimentichi pure la sentenza relativa alla richiesta di asilo politico fatta da un immigrato senegalese in cui si ribadisce, fra le motivazioni, che l’omosessualità è un diritto. Da lui inoltre ci aspettiamo che faccia pressioni sulla maggioranza affinché il pacchetto antiviolenza e di estensione della legge Mancino ai reati contro le persone lgbt, presentata a dicembre dal governo, sia finalmente approvata.
Dal Ministro Francesco Rutelli stiamo ancora aspettando una parola sul clima di censura presente nel paese che ha portato alla non apertura di ben tre mostre di cultura omosessuale, due a Bologna e una a Milano.
Il Ministro Rosy Bindi potrebbe utilizzare le sue vacanze per prendere lezioni di laicità e di sociologia della famiglia. Dopo il suo convegno di Firenze, contestato da pezzi importanti della maggioranza, da cui siamo stati arrogantemente esclusi, la Bindi aveva dichiarato che avrebbe incontrato le associazioni lgbt per aprire un confronto. Come al solito si è trattata di una vuota e propagandistica promessa.
Dal Ministro Livia Turco ci attendiamo che avvii presto una seria campagna di informazione sull’educazione alla salute e sulla sessualità responsabile. La Moratti e Sirchia avevano diffuso l’antiscientifico e pericoloso "libercolo" Virus, lei Ministro faccia qualcosa di sinistra e non riproponga come unico rimedio per evitare il contagio l’astinenza. Il sesso non sia un tabù. Superi il veto Vaticano e inizi una campagna seria per l’utilizzo e per l’abbattimento del costo dei preservativi.
Al Ministro Giulio Santagata chiediamo, visto che si occupa di far rispettare il programma sottoscritto dall’Unione, quale sia il suo impegno rispetto alle famose sette righe in cui si parla della tutela delle convivenze. Noi chiediamo la piena equiparazione dei diritti e quindi il matrimonio, ma intanto questa maggioranza, al di là dei Dico e di Cus, cosa intende concretamente fare?
Avremmo potuto citare altri dicasteri, ma ci preme sottolineare come nel complesso giudichiamo negativo il fatto che Romano Prodi, a fronte di molte promesse pubbliche prima delle elezioni politiche, non ne abbia mantenuta alcuna, perché di fatto ostaggio dei teo-dem e della gerarchia cattolica.
Il nostro giudizio sull’azione del governo ad oltre un anno dal suo insediamento è quindi negativo e sarebbe ancor più duro se non vi fosse il lavoro e il sostegno politico di alcuni ministri, come Barbara Pollastrini, Paolo Ferrero, Emma Bonino, Fabio Mussi.
A loro chiediamo di impegnarsi ancora di più affinché i diritti civili e di libertà siano finalmente riconosciuti in un paese, drammaticamente consegnato da questa classe politica ad una preoccupante arretratezza sociale.
Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay