Noi, cittadine e cittadini, associazioni, comitati, gruppi, soggettività impegnate nella promozione dei diritti umani e della solidarietà, della lotta contro le discriminazioni, della cittadinanza attiva, manifestiamo il 9 ottobre, davanti al Consiglio Regionale piemontese, per chiedere che sia data una risposta alla piattaforma sulla quale ci siamo ritrovati per il Torino Pride del 30 giugno in piazza Castello. Accanto al movimento LGBT, ci riconosciamo nella richiesta di "Parità, Dignità, Laicità": era il messaggio centrale del Pride, mantiene tuttora la sua straordinaria forza politica.
Il superamento di ogni forma di discriminazione, infatti, costituisce un processo che riguarda la società intera, così come il riconoscimento dei diritti civili delle persone LGBT riguarda 'ampliamento dei diritti di cittadinanza di tutte e tutti. E´ un´evidenza che spaventa chi persegue visioni integraliste escludenti e si affanna a isolare le richieste del movimento LGBT come quelle di una minoranza.
La vicenda di Matteo ha scosso profondamente le coscienze della società civile, e la recente archiviazione del'inchiesta sulla sua morte, se ha reso evidente il tentativo da parte di molti di negare o ridimensionare il fenomeno del'omofobia, ha risvegliato 'attenzione del'opinione pubblica intorno al tema.
Al di là degli esiti giudiziari che quella drammatica vicenda ha avuto, richiamiamo l´attenzione delle forze politiche sugli episodi di intolleranza e violenza a sfondo omofobico che nel'ambiente scolastico sono frequenti. Inoltre, rinnoviamo la richiesta che vengano incrementate ed estese alle scuole di tutta la regione attività che promuovano la cultura del rispetto delle differenze, attività che già da anni svolgono, tra mille difficoltà, le associazioni gay, lesbiche e transessuali insieme al Servizio comunale LGBT per il superamento delle discriminazioni basate sul'orientamento sessuale e sul'identità di genere.
Il Convegno nazionale "Educare alla diversità" che, nel'ambito di Melting Box, il Coordinamento Torino Pride ha organizzato per il 22 e 23 Ottobre rappresenterà un momento essenziale per discutere di questi temi con tutti i soggetti coinvolti nel lavoro educativo e con numerosi esperti del settore.
Crediamo infine che l´Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti non si debba chiudere senza l´approvazione della Legge contro le Discriminazioni, licenziata dalla Giunta regionale del Piemonte e che giace da molto tempo in Consiglio regionale. Il provvedimento, che dimostra la trasversalità del tema delle pari opportunità e la portata generale della questione, garantirebbe concreti miglioramenti alla qualità della vita delle cittadine e dei cittadini, oltre a sancire principi di giustizia capaci di fare del Piemonte una regione all´avanguardia in Italia nella protezione della dignità e dei diritti della persona.
Il 9 ottobre ribadiremo la nostra unità d´intenti e l´urgenza delle richieste che avanziamo.