Se l’obiettivo ambizioso di qualche anno fa era quello che l’Italia entrasse in Europa oggi, è il caso di dirlo, basterebbe un obbiettivo “più modesto”. Sarebbe sufficiente che l’Italia si adeguasse alla Toscana.
La nuova campagna di comunicazione contro le discriminazioni sessuali e contro l’omofobia, patrocinata dal ministero per le pari opportunità, che la Regione Toscana sta conducendo è assolutamente all’avanguardia nel panorama della difesa dei diritti delle persone lgbt ma anche, in senso più generale, di qualsiasi cittadino.
Battersi contro l’omofobia per il superamento degli steccati ideologici è segno intangibile di una società più giusta, più serena e più pacifica. Ecumenicamente oserei dire che il messaggio lanciato dai manifesti, che la Regione affiggerà ai cartelloni per le vie delle città, è quasi evangelico e sarebbe dovere morale ed etico di ogni buon cristiano rendersi conto che omosessuali si nasce e non si diventa.
Il nostro ringraziamento per l’impegno profuso in questa direzione va all’assessore Agostino Fragai e ad Alessio De Giorgi ma anche a tutta la giunta regionale guidata da Claudio Martini.
Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay