‘Rinasce l’Arcigay. È bene che tutti sappiano che la difenderemo con le unghie e con i denti!’. Come dimenticare queste parole, pronunciate con piglio e determinazione. Appena un anno fa, mi trovavo lì per caso: un universitario incuriosito dalla bandiera arcobaleno appesa nella sala di un hotel della mia città.
‘Quella è Agata Ruscica vicepresidente di Arcigay Sicilia’ mi disse un ragazzo nella sala. Poco dopo mi ritrovavo a parlare con quella “signora”, accanto a lei un’altra signora. ‘Lei è Angela Barbagallo, la mia compagna di una vita; e per favore Nicolas dacci del tu, noi siamo delle ragazze, cosa credi!’.
È il racconto di Nicolas Gentile, neo-vicepresidente di Arcigay Siracusa. Quel giorno non rinasceva solo un’associazione, ma si gettavano le basi per la creazione di una grande strana famiglia, con due mamme, il figlioletto Romeo (il cane di Agata e Angela) e tanti nipotini.
Si riaccendeva, in un tessuto sociale indubbiamente problematico, un faro di accoglienza e aggregazione rivolto alla comunità LGBT. È con queste premesse che si è subito formato il gruppo giovani, riuscendo così ad abbattere quelle ritrosie generate dalla paura di essere scoperti.
Numerose le attività avviate, e le ancor più numerose attività progettate per il futuro: il cineforum, un summit sulle amministrazioni gay friendly, trasmissioni radio, campagne contro l’omofobia, presentazioni di libri, banchetti in piazza contro l’AIDS. Infine, a prova della proficua sintesi fra tradizione e innovazione, un congresso ha di recente ridefinito le cariche dell’associazione, che vede Angela Barbagallo presidente, e tanti giovani, tra cui appunto Nicolas Gentile, nel suo direttivo.
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