Nasce il Servizio LGBT a Bologna

  

Con 24 voti favorevoli (Pd + “Sinistra in consiglio”), fra cui quello del sindaco Sergio Cofferati, è stato approvato oggi pomeriggio l’ordine del giorno presentato da Sergio Lo Giudice che impegna la giunta ad istituire un "Servizio per il superamento delle discriminazioni delle persone lgbt". I tre consiglieri pd ex margherita non hanno partecipato al voto.

Obiettivi del Servizio Lgbt saranno:

– realizzare indagini conoscitive sulle condizioni di vita delle persone lgbt finalizzate a individuarne le problematiche e sulla percezione sociale dell’omosessualità e della transessualità da parte del resto della popolazione;

– costituire una banca dati sulle esperienze realizzate in Italia e all’estero per la tutela dei diritti delle persone omosessuali e transessuali;

– diffondere e mettere a disposizione dei cittadini le informazioni raccolte anche attraverso la creazione di pagine web sul sito del Comune;

– valorizzare la funzione informativa e documentaria svolta sul territorio cittadino dalle biblioteche comunali proponendo l’acquisizione di testi relativi alle tematiche omosessuale e transessuale;

– promuovere iniziative culturali (dibattiti, presentazione di libri e di video, mostre) finalizzate a favorire il dialogo fra le differenze;

– promuovere azioni formative rivolte ad operatori comunali e ad operatori in campo educativo, assistenziale e sociosanitario;

– collaborare con le associazioni presenti su territorio per sviluppare iniziative comuni;

– partecipare alle attività della “Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere” (Ready).

Il Comune di Bologna, con una delibera di Giunta del giugno 2007, aveva già aderito alla “Ready” sottoscrivendone la carta d’Intenti. La decisione di oggi fornisce uno strumento operativo per la realizzazione di quegli indirizzi. Servizi analoghi sono presenti già a Torino (dal 2001) e Venezia (dal 2005).

L’ istituzione di un “Ufficio per le tematiche legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere” era stata proposta da Arcigay Il Cassero nel 2004 al candidato sindaco Cofferati.


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